Parte l’Alta Moda romana tra minimalismi e polemiche
Al via la XV edizione dell’Alta Moda italiana con le creazioni per l’Autunno-inverno 09/10 delle maison storiche italiane e qualche acquisizione straniera. L’attesa era grande dopo le promesse nella conferenza stampa dello scorso gennaio. Presenti le istituzioni la Presidente Nicoletta Fiorucci aveva lanciato la sfida per una manifestazione che avrebbe attirato nomi dell’Alta Moda internazionale, contando anche sulla possibilità di offrire ai couturier stranieri location di grande fascino come solo Roma sa offrire. Ma il calendario è povero; povero anche di eventi collaterali, con troppi tempi morti per chi viene da lontano e vuole profittare al massimo del tempo. Il calendario poi è arrivato troppo tardi per decidere il piano di lavoro e quali inviti sollecitare.
La location principale è il complesso monumentale di S. Spirito in Sassia, con l’eccezione dei Mercati di Traiano e l’arco di Costantino. Viene da pensare che l’accordo “politico” tra Provincia, Comune, Regione, ICE i partner di Altaroma non sia stato raggiunto neppure con la prospettiva di fare di AltaromAltamoda una manifestazione di richiamo turistico su Roma.
Ma possiamo anche ammettere come ha dichiarato Nicoletta Fiorucci che la crisi globale abbia convinto ad organizzare una manifestazione “più sobria rispetto a quanto programmato e annunciato a gennaio”. Sorprende l’esclusione di Rami Al Ali; le motivazioni non convincono e piuttosto viene da pensare ad una occasione persa per accogliere un nome internazionale. L’esclusione dello stilista saudita con i suoi raffinatissimi e preziosi abiti sembra manifestare la volontà degli organizzatori di mantenere un tono attento alle tematice etiche di eco-sostenibilità e di bio-compatibilità. Ne fanno fede il fatto di aver conservato il talk “Ethical Fashion” e di ammettere Banuc il brand di Marina Spadafora e Kofi Ansh stilista ganese e di eliminare al contempo “Fashion on Paper” manifestasione presente a gennaio. Ma tutto ciò appare un controsenso per una manifestazione che ha come tema l’Alta Moda, cioè un settore del lusso, a meno di sentirsi in impaccio a pronunciare questa parola in tempo di crisi. Se le cose stanno così forse è opportuno cambiare il nome della manifestazione e dedicarla ad altri contesti.
Guardiamo però il calendario. Nella location del Complesso Monumentale di S.Spirito in Sassia, da domenica 12 a mercoledì 15 luglio saliranno in passerella le collezioni di Fausto Sarli, Gattinoni, Renato Balestra, l’ospite internazionale Tony Ward e Abed Mahfouz invece si è assicurato l’ Arco di Costantino e i giovani Grimaldi Giardina, i Mercati i Traiano. Lorenzo Riva e Gianni Calignano scelgono un hotel per accogliere pochissimi ospiti.
L’unica vera novità di questa edizione è il concorso per giovani cineasti dal titolo ‘I mestieri della moda’. Il concorso prevede la realizzazione di film, fiction o documentari originali che mettano in risalto, le diverse opportunita’ professionali connesse all’artigianato della moda italiana, poco conosciute dalle nuove generazioni. E ciò è in linea con l’obiettivo che Altaroma, ancora nella presidenza di Stefano Dominella, si è proposto da anni, non solo per la scoperta e promozione di giovani talenti, ma più opportunamente per preservare e rilanciare tutti quei mestieri meno visibili, ma che contribuiscono a mantenere alta la qualità del Made in Italy.
Torna la V° edizione di Who is on next ?, il concorso ideato e realizzato in collaborazione da Alta Roma e Vogue Italia, che solo poche settimane fa ha presentato la prima edizione della versione al maschile, a Pitti Immagine. Si tratta del più importante concorso di fashion-scouting internazionale, che nelle passate edizioni ha sancito l’affermazione di stilisti oggi di grande successo come Aquilano e Rimondi, Albino e Gabriele Colangelo. Per questa nuova edizione ha proposto 7 finalisti tra i quali è stato eletto il vincitore cui spetterà l’onore – a settembre – di sfilare a Milano, nel calendario ufficiale della settimana della moda femminile.
Nella sezione Prêt-à-porter hanno partecipato il marchio Moi Multiple di Anna Ceccon, Gianni Serra, la griffe LeitMotiv nata dal connubio tra Juan Caro e Fabio Sasso, e il siciliano Marco De Vincenzo. Lo stilista siciliano è risultato vincitore in questa sezione.
Nella categoria Accessori, in lizza invece lo shoe designer inglese David Wyatt, e il brand Villador di Bruno Laurenzano, è risultato vincitore l’italiano Daniele Michetti.
Per la prima volta Who is on next? sostiene il progetto Red Dress Italia, campagna di sensibilizzazione contro i rischi delle malattie cardiovascolari promossa da Elizabeth Arden. Abiti e accessori rigorosamente rossi sono stati i protagonisti della sfilata Tribute to Red Dress, che chiudeva il concorso e ha insignito Anna Ceccon della “nomina” di ambasciatrice dei valori della campagna nel panorama della moda italiana.
Si rinnova poi la collaborazione tra il concorso e Yoox.com: a settembre una preview della collezione PE 2010 del trionfatore del contest sarà già in vendita in esclusiva nello store online.