Vince il colore per Sportmax
![]() |
Sportmax p/e 2007 foto Davide G. Porro |
Riferimenti all’arte contemporanea per la collezione primavera estate Sportmax, pensata per le giovani, ma bella anche per le più grandi. Meno d’effetto la sfilata di Maxmara, che evita il colore, e si affida ai bianchi, neri, colori metallici e sete lucide.
Due modi opposti di intendere l’estate.Ha ragione Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda, a fine sfilata di Sportmax a dire che la prossima stagione calda riserverà tante belle sorprese. Tra cui appunto il colore. Sarà una stagione colorata. Lo dice anche Grazia Malagoli, la stilista a capo del team internazionale SportMax.
![]() |
Sportmax p/e 2007 foto Davide G. Porro |
In scena l’arte, per una griffe conosciuta a livello mondiale – in sfilata avevo di fronte giornaliste del Medioriente, cinesi e giapponesi, che guardavano attente le nuove proposte del Gruppo Maramotti.
Abiti, pantaloni a righe e con tanto colore, a quadretti. Camicie bianche che smitizzano l’urlo di colore dei pantaloni, piuttosto che delle gonne. “L’ispirazione è l’arte contemporanea – dice Grazia Malagoli, bella alta capelli lunghi neri, di Reggio Emilia – Dagli anni 60 in poi. Soprattutto le tele di Alex Katz, i colori di David Hockey, le griglie di Mondrian”.
Una moda giovane per studentesse? “Non classificherei – dice Patrizia – il nostro è un target giovane, per tutte”. Piace anche a me la moda disegnata dalla Malagoli e dal suo team. I pantaloni stretti in vita, che scendono larghi e che sono coloratissimi, anche le gonne e le giacche sono bellissime e potrebbero andare bene per una libera professionista, come per un’impiegata. Mi piace anche come interpreta la donna, con personalità, dai contorni precisi, fissati dalla linea e dai colori.
![]() |
Sportmax p/e 2007 foto Davide G. Porro |
La novità sono le maniche molto gonfie. E in testa sì il turbante, omaggio a Bagdad, da tempo città protagonista mediatica. Ma anche fasce coloratissime che sparano un fiore in fronte, che ingentilisce un abito e che dà colore a quell’unico vestito chiaro, privo di colore.
Tutto per insistere sul portamento. M’è piaciuta questa sfilata SportMax perché la linea è fresca, bella, si impone e si riconosce. Ha una forte connotazione.
Meno d’effetto invece Max Mara, senza colore, ma non minimal. La linea di lusso si concentra sulle spalline. Anche solo una, tutta ornata di perline e che serve a tenere insieme l’abito, come se fosse un pareo. Serve forse per la spiaggia? Ma è troppo “glam”, troppo. Allora a che cosa? Per una soirée? Troppo poco abito. Collocazioni poco percorribili quelle della colleziona Max Mara. Tanto nero, bianco, e neutri scuri come terra, oceano, illuminati dal giallo fluo. Lurex metallico e seta croccante. Per la viaggiatrice urbana qualcosa c’è: giacchini corti e cappotti couture di lino wet e brillante.