Uno stile anni ’40 per l’uomo Ferragamo
L’intera collezione è segnata dall’impressione di eleganza assoluta dove nulla è stonato L’uomo Ferragamo si muove, nell’estate, tra momenti di svago,- tennis, sport in genere- e momenti ufficiali, di incontri sociali con una eleganza che non è scontata, ma è chiara, definita, che fluisce senza inciampi.
L’enfasi posta sull’abito sportivo vuole sottolineare la necessità di un ritorno alle regole.
Sono nel palazzetto Ferragamo, in via Borgospesso 2, a Milano. Qualcuno -non ho chiesto il suo nome-, mi sta illustrando la collezione, quasi pezzo per pezzo; gliene sono grata. Non mi muovo con disinvoltura tra i capi maschili. Non capisco ancora il linguaggio verbale e rappresentativo che possa avere un accessorio in midollino sul morsetto del mocassino o i colori delle sciarpe o i moschettoni simili ai ganci della vela sulle borse, ecc. ecc.
Se anche per l’uomo l’abito costruisce una immagine, l’identità maschile che colgo è quella di un uomo che si muove tra momenti di svago,- tennis, sport in genere- e momenti ufficiali, di incontri sociali. La sua eleganza non è scontata, è chiara, definita, fluisce senza inciampi. E’ solo un modo di presentarsi, non di imporsi; è un modo di essere se stesso, non di farsi riconoscere nel suo ruolo sociale. Questo mi piace: è’ una regola importante per l’uomo d’oggi.
Quindi una collezione che si muove tra svago e società.
Chiedo, ” e l’abito da lavoro?” Risposta “l’abito formale sta oramai nella tradizione Ferragamo e non ha bisogno di essere mostrata”. Giusto. Però mi manca il riferimento ad un momento così importante e prolungato nella vita maschile o il riferimento della vita in famiglia. Ma forse è ingenuo da parte mia pretendere che ogni collezione copra tutto l’arco della giornata della persona, non solo il momento del tennis, della vela, della sosta al tavolino del caffè, nella piazzetta alla moda di un luogo di vacanze alla moda. Tutto ciò però mi fa pensare ad un uomo senza vincoli e senza regole.
Eppure il mio anfitrione -che mi accompagna e mi va spiegando ogni cosa con pazienza- mi dice che si è posta molta enfasi sull’abito sportivo proprio per sottolineare la necessità di un ritorno alle regole; quasi un modo, per l’uomo, per riconquistare la propria identità personale. Anche la presenza del frac e dello smoking nero o bianco parlano di un ritorno alle regole del vestire.
Lo stilista Massimiliano Giornetti formato all’interno della maison sigla da quattro stagioni le collezioni uomo, ha voluto insomma interpretare in forma moderna alcuni must storici di Ferragamo.
L’ispirazione specialmente nei capi più sportivi è agli anno ’40, ma i tessuti sono tecnici e moderni, antigraffio e lavabili ad esempio per le borse. Le giacche sfoderate hanno invece rifiniture da capo sartoriale e tessuti atti a mantenere la forma. Anche i colori verde, apricot , gialli, morbidi, verdi acerbi o azzurri pallidissimi, danno un’impronta di freschezza, sono colori liquidi, discreti, anche se moderni e non usuali nel guardaroba maschile.
Mai eccessivi
Mi ritorna in mente la frase di qualcuno: l’eleganza italiana è un mito secolare. Probabilmente si riferiva all’eleganza dell’abito femminile. Aggirandomi tra i capi Ferragamo penso che si possa dire lo stesso per l’ uomo italiano: non abbiamo nulla da invidiare agli inglesi, anzi. Insomma l’intera collezione è segnata dall’impressione di eleganza assoluta dove nulla è stonato