Romeo Gigli tra anni ’30 e cromie ricercate
Prima sfilata donna di Gentucca Bini per Romeo Gigli, ispirata al decennio 1935 – 1945.
Si ritorna all’epoca nella quale una “moda di emergenza” impone il riadattamento di capi maschili: la risposta è una collezione di pezzi semplici ma estremamente versatili, illuminati da una precisa ricerca cromatica.
Prima sfilata donna di Gentucca Bini per Romeo Gigli, dopo che la stilista ha preso da Giugno le redini della griffe.
Colori accesi percorrono una passerella che rimanda al decennio 1935 – 1945, quando la “moda di emergenza” imponeva il riadattamento di capi maschili. Tagli che in nome della funzionalità mettono a rischio la grazia femminile, rielaborati per dare vita a linee mai androgine ma – la differenza è sottile, ma c’è – femminili in modo maschile.
Il risultato sono pezzi semplici ed estremamente versatili come abiti diritti e giacchette corte dai grandi revers, profilate da balze e arricciature. Il tutto completato da piccoli cappelli una volta tanto non mero accessorio da sfilata ma aceso completamento cromatico del tutto.
Se le linee sono sobrie, colori e dettagli infondono nel tutto uno spirito birichino.
C’è una grande ricerca di colori, che recupera i toni poudrè di viola, neri, ocra e grigi, spalmati su gonne a ruota e lunghi cappotti dal taglio maschile che sfiorano le caviglie.
Il tutto acceso da bagliori metallici nei toni dell’oro, rosso fragola, argento per accessori decisi come grandi borse e decollété dal tacco squadrato.
Unica concessione al divertissement sono stampe a grandi rose un pò folklore russo un pò tappezzeria da salotto, su trench e scialli drappeggiati attorno al collo.
La collezione è un giusto equilibrio tra sobrietà e fashion, richiami storici e necessità di vendere, e la ricerca cromatica recupera una palette decisamente interessante.