Piazza Sempione punta sulla donna contemporanea
“New York, Parigi, Londra, Berlino, Tokyo, Shanghai e Milano”¦un network di donne dinamiche unisce queste città. Un patchwork di diverse realtà connesse tra loro, non solo tramite uno scambio di culture e conoscenze ma anche di colori e materiali”¦”
Donne diverse e lontane tra loro, nelle loro metropoli contemporanee, ma tutte accomunate da una vita attiva e da una carriera importante che impone una presenza elegante e raffinata, per la quale, spesso, si sacrificano la vestibilità e la comodità dei capi.
“New York, Parigi, Londra, Berlino, Tokyo, Shanghai e Milano”¦un network di donne dinamiche unisce queste città. Un patchwork di diverse realtà connesse tra loro, non solo tramite uno scambio di culture e conoscenze ma anche di colori e materiali”¦”
Donne diverse e lontane tra loro, nelle loro metropoli contemporanee, ma tutte accomunate da una vita attiva e da una carriera importante che impone una presenza elegante e raffinata, per la quale spesso si sacrificano la vestibilità e la comodità dei capi. Piazza Sempione offre a quante non vogliono scendere a compromessi, nel lavoro come nella vita personale, la possibilità di non dover scegliere un’alternativa a discapito dell’altra, riunendo in un’unica collezione la cultura sartoriale tipicamente italiana e
l’innovazione tecnologica fondamentale per essere attuali e internazionali.
La metafora del patchwork, che delinea la tendenza della prossima stagione, viene traslata ai capi, configurando geometrie lineari, negli abiti costruiti con pezzi di un medesimo tessuto ma di colori differenti, o più ardite, negli abiti realizzati unendo tessuti differenti che disegnano trame irregolari.
La silhouette segue le tendenze della prossima stagione nei volumi cilindrici degli abiti e nelle forme trapezoidali delle giacche mentre si richiama all’eleganza maschile per i pantaloni, siano essi larghi e fluidi oppure più aderenti e stretti sul fondo. La vita rimane alta e viene segnata senza costrizioni da cinture fini e colorate o doppie, in pelle e legate come corde.
È però nei tessuti che si dispiega al meglio l’esclusività del brand:
fil coupè di metallo e cotone, con motivo a peonie, ricami con taglio al laser, twill- duchesse con trama di metallo, bambù o lino, jacquard a nido d’ape, e ancora cardigan in cashmere con dettagli di tulle di cotone, lavorazioni inedite per il lino mercerizzato ritorto al metallo, cotone extra fine con ruche di tulle e metallo.
Due i temi cromatici caratterizzanti: il contrasto di colori intensi e la gamma dei neutri. Le stampe, grandi macchie di colore dai contorni irregolari, schizzi primitivi del mondo naturale o tratti veloci e approssimati,
sono in parte ispirate ad opere di pittori contemporanei come William Turner e Pierre Soulages e in parte al disegno ingenuo e istintivo di un bambino.
La prossima stagione presenta anche delle novità: le borse dai volumi generosi, pratiche ed eleganti, adatte a differenti occasioni d’uso, e le scarpe che a nostro avviso non risultano all’altezza della collezione, sia per il design, che si limita a seguire i trend in corso, sia per il link mancante con i temi portanti della collezione, l’eleganza al servizio del comfort.
Nel complesso tuttavia non risultano intaccati lo stile e la cura che hanno dato vita ad una collezione raffinata e ben costruita.