Uno stile militare per la donna Navarra
Una collezione inizialmente di difficile lettura, con linee complicate da volumi sovrapposti che costruiscono geometrie fantasiose, interessanti da un punto di vista stilistico, ma improbabili dal punto di vista della portabilità del capo.
E’ nettamente tripartita: si inizia con capi per un total look nero, complessi e di netta ispirazione militare; poi si insinuano capi fluidi in bianco e nero a righe e in scaglie metalliche oro, per tornare, infine, all’ispirazione militare con capi assolutamente bianchi, che costruiscono un’altra volta una silhouette più rigida, ma in cui si notano però alcuni elementi più romantici.
Per scoprire ed apprezzare il lavoro di Gaetano Navarra, bisogna prescindere dall’ossessivo tema militare, riconoscibile non solo nei capi – come il trench da dragone o lo spencer da cadetto – ma anche nei tagli squadrati, nelle spalle sottolineate e nei complementi, come il cappello da corazziere con tanto di coda, i bottoni dorati che tornano ad apparire infinite volte anche in capi più morbidi, i bottoni a stella e i cordoni che sottolineano ed enfatizzano le spalle.
Navarra propone strutture complesse e ricche, con richiami all’Oriente, principalmente nel drappeggio delle stoffe, nella sovrapposizione di tela come nella costruzione della manica corta che diventa un fiore dai tanti petali; nei colli che diventano gorgiera; nel gioco di geometrie decise che costruiscono un abito bianco che ricorda chiaramente l’armatura di un samurai o nella geometria del taglio di un altro abito, sempre bianco, monospalla.
Una vena romantica si insinua grazie all’uso del sangallo, bianco e nero, traforato in modo non classico e utilizzato in abiti dalla linea gonfia a palloncino; nell’uso delle balze, dei fiocchi e rouches; abiti rimborsati sui fianchi a costruire figure più morbide e linee scivolate con il punto vita non segnato.
Il filo conduttore della sfilata è rappresentato dai leggings in maglia operata, ricamata e traforata o con applicazioni, per coprire le gambe non solo negli abiti corti, ma anche in quelli lunghi alla caviglia, come per sostituire i pantaloni che sono assenti nella collezione.
I monili sono di dimensioni eccessive. Bracciali a spirale che coprono tutto il braccio o molto alti, collane che sono vere placche metalliche, cinture – per sottolineare il punto vita – sottili, ma borchiate, oppure alte per fasciare i fianchi e fermare sul davanti le pieghe della gonna. Interessanti i capi in maglia, bianchi o neri, con ricami a rosone che si ripetono ad accompagnare le gonne e a fare da sottogiacca.