Avete il “chiodo” fisso?!
A guardarsi in torno sembra proprio che sia così, il giubbotto di pelle è diventato un chiodo fisso per molta, anche troppa gente; e se una volta era simbolo di ribellione e trasgressione, a malincuore dei più nostalgici, oggi è diventato il pezzo must dell’Urban Style. Proprio così, camminando per le strade sembra sia l’uniforme ufficiale da città: jeans, maglione e giacca di pelle. Con qualche variante, o abbinato con qualche accessorio un po’ più personalizzante, in generale è diventato uno degli outfit più popolari. Sarà perché ultimamente gli stilisti l’hanno riportato sulle passerelle, sdoganando il suo carattere trasgressivo e ribelle per farlo diventare un pezzo di haute couture, oppure perché veramente il fascino della pelle, con la sua comodità e versatilità la rendono così irrinunciabile. Tra i nostri capi evergreen abbiamo deciso che doveva esserci anche lui.
Per essere più precisi “chiodo”, è il nome italiano dato al giubbotto di pelle nera, caratterizzato da numerosi bottoni automatici di metallo di grandi dimensioni che ricordano le teste dei chiodi, da qui deve derivare appunto il suo nome. Pensato in America, originariamente per i motociclisti, presentava una serie di dettagli ingegnosi e innovativi: ad esempio la chiusura a zip trasversale con attaccate piccole catene per consentirne l’apertura anche con i guanti, oppure le tasche con bottoni a scatto, la fibbia al colletto, maniche affusolate ai polsi per non fare entrare l’aria e un rinforzo alla schiena per mantenere una posizione eretta. Oggi, forse un po’ per ignoranza, e un po’ per il mix di stili che la moda ci propone, si tende a chiamarli tutti “giubbotti di pelle”, indipendentemente dal tipo e dalle caratteristiche tecniche. Ma c’è anche da dire che molte case di moda stanno riscoprendo il fascino e la storia del vero chiodo, riproponendolo nelle loro collezioni e attirando soprattutto le celebrities.
Le origini del giubbotto di pelle si intrecciano con quelle di personaggi e avvenimenti che hanno segnato la storia del XX secolo. Dagli esordi nel 1919, quando la giacca da moto Harley Davidson ha fatto la sua comparsa negli Stati Uniti, scelta poi dall’Army Air Force americana per i suoi piloti, è stata resa celebre dagli indimenticabili del cinema, come Marlon Brando e James Dean, per fare solo alcuni nomi, che in un attimo lo trasformano nel simbolo di ogni ribelle. L’immaginario associato a questo must immortale è fatto di bikers e di rockers, di trasgressione e ribellione, ma i tempi stanno cambiando, e anche se la storia mitica del giubbotto di pelle rimane la parte principale del suo fascino, oggi non possiamo più associarlo ai grandi simboli della ribellione; almeno per la maggioranza, è diventato un pezzo glamour e modaiolo del guardaroba.
E in effetti la giacca di pelle si presta bene per gradevoli interpretazioni sia in versione maschile che iper-femminile.
Per lui è tornata sulle passerelle anche per questo a/i 2009/2010. Moschino, John Richmond, Burberry, Gaetano Navarra, Dsquared2, Frankie Morello, per fare solo alcuni nomi, gli stilisti hanno deciso di sdoganare questo capo inserendolo nelle loro collezioni come un capo chic. Se una volta non lo si poteva che indossare, in versione nera, con t-shirt e jeans, oggi gli abbinamenti ammessi sono quasi senza limiti, e anzi sembra che la regola sia proprio “infrangere le regole”. Eccola allora sopra a camice con papillon o cravattini, sui jeans come sui pantaloni corti sopra le caviglie.
Un po’ di attenzione però bisogna averla, se non si vuole rischiare un effetto decisamente poco di stile: innanzitutto nella scelta nel giubbotto. La pelle deve sempre essere vera la pelle, anche quella che gli stilisti hanno sottoposta ad ogni sperimentazione possibile, combinandola ad esempio a tessuti stretch; bisogna diffidare di giacche, magari a basso prezzo, che imitano il materiale in modo malriuscito; e star lontano da quelle arricchite da scritte e stemmi talmente pesanti da far risultare il giubbotto decisamente poco di stile se non volgare. Anche il taglio dice molto: ecco allora modelli più o meno sportivi e quindi più o meno adatti all’ufficio; e modelli più adatti alle occasioni poco formali. Un appunto sugli utilizzi: per quanto sia un capo abbastanza versatile, bisogna riconoscere che resta un capo casual sportivo, adatto per l’ufficio, se indossato con una camicia ed anche sopra a un abito dal taglio sartoriale, ma che non fa la giusta figura se abbinato non correttamente. Perfetto per il tempo libero con un pull collo alto; un lupetto o con una t-shirt da top-gun.
Anche in versione femminile il giubbotto di pelle è un pass-par-tout perfetto per la vita in città. Per lei si accorcia, si fa più aderente e piace anche a chi ha anima tutt’altro che rock. Sono infiniti i modi di interpretarlo, puntando su accessori e acconciature. Per il giorno con miniabiti o jeans/pantaloni casual, t-shirt, camice o maglioncini. Di stile anche con una maxi bag: ma attenzione in questo caso agli abbinamenti dei colori e dei materiali; vista la misura maxi, gli errori tendono ad essere decisamente vistosi. Per la sera lo si può indossare sopra a minidress o gonne, perfetto con tacchi molto femminili, o stivali a rinforzare il look.
Oggi il binomio obbligatorio “giacca di pelle – nera” sembra solo un ricordo per qualcuno: declinata in diverse tonalità e materiali, le case di moda pensano sempre di più a soddisfare tutti i gusti; molto belle quindi oltre alle versioni in nero, quelle sulle tonalità del cioccolato, ma anche nelle nuances più chiare. Di tendenza anche le versioni in lucido, che seguono il trend della vernice.
Per qualcuno è un amore intramontabile, per altri una amore riscoperto: bisogna ammettere che oltre ad essere comoda, dà anche quel “tocco in più” ad un semplice look. Ora però l’inverno si avvicina, ma qualcuno sembra addirittura disposto a morir di freddo pur di godersi ancora qualche tempo la cara giacca.