A lezione di eleganza da Roberto Capucci
“Mi tolgo tanto di cappello di fronte a quegli stilisti che hanno capito il settore commerciale, anticipando quello che la massa desidera. Hanno capito che il 90 per cento delle donne ama essere un po’ volgarotta, un po’ sexy. Che gli uomini vogliono avere quell’aria un po’ ambigua, con cose curiose. E funziona. E fanno miliardi. Io non sono capace” ha detto durante l’intervista a Imore, Roberto Capucci, lo stilista romano, che oltrepassa tutte le tendenze e propone una moda fuori dal tempo, il vestito inteso come opera d’arte.
Ho chiamato l’ufficio stampa di Roberto Capucci per un’intervista. E’ stata una chiacchierata per me storica, una lezione di stile e di eleganza di uno dei più importanti stilisti al mondo, aldisopra di ogni moda, definito dai critici “scultore e architetto” degli abiti. Ha vestito Silvana Mangano, Marylin Monroe, Rita Levi Montalcini, principesse romane, l’aristocrazia europea. I suoi abiti sono capolavori, come un Rembrandt, un Leonardo o un Michelangelo.
E’ appena tornato da Mosca, dove sono esposti al Museo Puskin 150 suoi capolavori. Ha organizzato mostre, accanto a grandi artisti, in tutto il mondo, Dubai, Il Cairo, Vienna, Graz, Leningrado, Madrid, Tokio.
Lei è un artista. Non sfila, ma per i suoi abiti preferisce i musei, una collocazione più ragionevole.
“In realtà sono i musei che mi chiamano. Il primo è stato a Vienna, per una mostra durata cinque mesi. La sovrintendente aveva visto la mia mostra a Palazzo Strozzi a Firenze. Ne è rimasta incantata. E da lì hanno cominciato tutti gli altri musei. A Parigi con me in mostra c’erano Picasso Braque Giacometti”.
Perché considera Silvana Mangano la donna più elegante?
“E’ la donna che più mi ha sconvolto la vita. Di una raffinatezza, di una bellezza, di un’eleganza: aveva qualcosa di magnetico, di magico, di enigmatico e di inavvicinabile. Eravamo diventati amici ci davamo del tu, frequentavo la sua meravigliosa dimora. Era una donna spirituale, sopra le righe. Non faceva parte delle donne normali, delle attrici del cinema”.
Cosa manca oggi alla donna italiana per raggiungere quel livello di eleganza, di raffinatezza?
“Mancano quella personalità e femminilità lontani dai progetti moda, che stanno rovinando le donne di tutto il mondo. Ogni donna deve avere la sua moda, secondo la sua personalità. Se va di moda il colore senape che sta male a mille donne, perché indossarlo? La minigonna ci ha fatto vedere tra le più brutte gambe del mondo. Seguire la moda ciecamente non creerà mai la donna di classe. La donna elegante sa trovare il look giusto, il proprio modo di vestire. Una giacca di Armani, o un abito di Krizia sono molto severi e portati con molta facilità, e sono perfetti”.
Il cattivo gusto si vende più facilmente, mi pare
“Lo sa perché? Perché è sponsorizzato dalla televisione. Se la tv dice mettetevi questo perché le varie veline si vestono in quella maniera, è logico che poi il pubblico le copia. L’immagine non è più la principessa o la madre elegante o una nobil donna. Si copiano le veline che si vestono con il reggiseno che si vede. E tutti così. Quella non è moda, quelle non sono neanche gag divertenti. E’ una moda un po’ cialtrona. L’uomo riesce a massacrare la natura, si figuri massacrare un vestito, non ci vuole niente”
Oggi la bellezza è dimenticata?
” Non c’è al cinema, negli spettacoli, in tv, a teatro. Oggi si dissacra, pensando di fare del nuovo. Invece il nuovo si fa elaborando il vecchio. Il passato lo si ha dentro: è la nostra vita, fa parte di noi. Occhio al presente, perché lo si vive e anche al futuro, che è immaginazione, è la storia che succederà. La parte più affascinante è quello che non conosciamo ed è proprio lì che la fantasia si scatena”.
Per gli abiti da sposa bisogna anche seguire la personalità?
“Sì, facciamo mille domande. Quale chiesa, se romanica, rinascimentale, se barocca, chi è la guida, i fiori, e soprattutto scegliamo in base alla personalità, il carattere della persona, se timida, di classe, esuberante”
Consigli per valorizzarsi?
“Per chi ha i fianchi grandi ci sono tagli particolari per evitarli. Per chi ha la vita sottilissima, la cintola per sottolinearla. In caso di troppo seno, si stringe con accortezza di colori, tagli nel tessuto. Una volta c’era il consiglio della giornalista: se non avete seno piacevole non mettete quella scollatura, se non avete fianchi stretti non quei pantaloni. Oggi si dice solo: va di moda e la gente abbocca. Sono in molte ad aver paura di non essere alla moda, di non essere sexy”
E’ vero che lei va nelle scuole e fa lezioni. E cosa dice?
“Predico di non seguire le masse, di essere più femminili”.