Abito da sposa, le nuove tendenze
Abito da sposa? Conta moltissimo lo stile personale. Bisogna fare i conti con personalità, carattere, scelta della chiesa in caso di matrimonio religioso, a seconda se romanica, gotica, rinascimentale o barocca, e con le tendenze moda. Si sceglie tra bianco, avorio, pianoforte, seta, organza, tulle, lungo e lineare, fasciante o vaporoso, al ginocchio o alla caviglia, a seconda del fisico, e velo.
Le donne sono disposte a spendere moltissimo per un abito solo per quel giorno. C’è chi si affida all’altamoda, che detta le tendenze.
Lorenzo Riva propone un abito bianco, volumi di Balenciaga, doppia balza e tripla gonna palloncino, con velo di pizzo, per un matrimonio “barocco”.
Gattinoni sceglie il romanticismo, con attenzione al look alla Audrey Hepburn. Cosa cambia? Secondo Stefano Dominella, presidente: ” Per la prima volta dopo decenni si torna anche al corto, alla gonna al ginocchio per la sposa, che non si vede dagli anni 60″.
Chiari e scuri, color terra, per una sposa mediterranea, quella di Marella Ferrera. Per lei, attentissima ai pizzi siciliani: “L’abito è lungo, le linee si puliscono, i volumi si asciugano, la silhouette è più esile. C’è più costruzione, per un effetto più austero. Nulla è lasciato al caso. Si torna al rigore anni 20 e alle geometrie e ai trapezi anni 60”.
Renato Balestra realizza un abito bianco e drappeggiato, mantello trasparente e amplissimo ricamato a ramages “effetto leggerezza” dice lui.
Il giovane stilista romano Alessandro Consiglio ha proposto la sposa in tailleur bianco, gonna sopra al ginocchio e velo. Tanto per capire che si tratta di una sposa.
Anche Max Mara propone vestiti per il giorno del sì per sempre nei suoi punti vendita ” Abiti seducenti in lievissimi chiffon creponne, romantici in croccanti taffettas, costruiti in setose duchesse. Le tonalità giocano sui toni del bianco dell’avorio, e rosa acquerello. Abiti magnifici a una spese ragionevole, evitando le lunghe prove sartoriali, per una donna che ha poco tempo” dice Laura Lusuardi, Fashion Director di Max Mara.
L’Articolo è stato pubblicato su Metro del 9 marzo, pagine di Style