Agatha Ruiz de La Prada, sfilata coi fiocchi, e i cuori
Tanto colore e la solarità della Spagna. Accessori pensati nei minimi dettagli, in linea con la collezione.
Alice nel paese della meraviglie diventa una donna ironica, ricca di fiocchi. Tanta ricerca nei materiali, sempre più tecnologici, e nell’abbinamento dei colori. Negli stampati il logo della stilista. “Mi sono lasciata contagiare dalla femminilità e dalla moda italiana che fa tendenza”- dice dal back stage Agatha Ruiz de La Prada.
Agatha Ruiz de la Prada, la travolgente stilista madrilena, non si smentisce e porta in scena abiti allegri, ironici.
Fiocchi, cuori e stelline non mancano. Anche se lei dice: “Dieci anni fa non avrei potuto concepire una collezione del genere. C’è molta più italianità. Mi sono lasciata influenzare dalla vostra moda, dal vostro modo di intendere l’abito”.
In che senso?
“Nel senso che mi sono messa a guardare il look italiano che è molto femminile e fa tendenza, e ho cercato,per la prima volta, di portarlo nella collezione. E’ l’Italia che detta le leggi della moda”.
Molto meno Spagna, ma tanto colore. La sfilata trasmette voglia di vivere, l’atmosfera è quella di Alice nel paese delle Meraviglie. E i fiocchi non mancano. Sulla cinture, sulle borse. Si portano anche al posto delle tasche. Colori accesi, in contrasto. Rosso metallizzato, brillante e viola shocking; verde con celeste, senape con il rosso, giallo con l’arancio e l’aragosta, verde e giallo, in combinazioni azzardate: rispondono al codice pittorico di Agatha, difficile da riproporre fuori.
Sulla monotinta, l’unico grafismo è il suo logo: sugli stivali, sugli abiti e sull’impermeabile plastificato.
Che rapporto ha con l’arte?
“Mio padre collezionava arte contemporanea. Ho imparato ad amarla. Frequento musei mostre di pop art. E questo lascia il segno sul mio modo di intendere la moda. Un rapporto inscindibile”.
I tessuti?
“Raso, tessuto con filo metallico, per conferire al capo l’effetto stropicciato. Lavoro molto sui materiali, mi piace la novità, la tecnologia e l’ho portata in passerella”.
Un esempio? Le tute metallizzate, fuseaux d’oro sotto le gonne, tessuti brillanti e cangianti.
Agatha si misura anche con le linee a palloncino, nelle maniche, in un cappotto arancione con asole a cuoricino e nelle gonne. Alcuni abiti terminano con l’orlo a petalo.
Se questa è una linea difficile, è compensata dalla linea impero di altri capi, più facile da portare.
Molto belli i pullover decorati dai colori messi in larghe bande a lisca di pesce e aperti a V. I pantaloni scendono larghi e sono portati con nonchalance, con tacchi molto alti e cintura in vita.
Anche gli accessori sono pensati nel dettaglio, in linea con l’ironia della collezione. Occhiali a stella, rombi o quadrati, a mascherina, sfrangiati, con doppia montatura rosa e azzurra, cuoricini che scendono come sonagli.
Borse grandi o piccole. Se non c’è il suo logo, la forma è spettacolare ed è a cuore, oppure con i fiori, gli stessi che vedi sulle scarpe.
Anche le sciarpe sono innovative, tubolari, lunghissime che si attorcigliano sugli abiti.
Lei come intende l’eleganza in una donna?
“La donna elegante porta allegria, sa ridere, è ironica. Non ha mai il broncio e non si crede di essere chissà chi. Ma è gentile e aperta al mondo. E i colori in questo aiutano, ti rendono gioiosa e disponibile”.
E lo dice una donna che scommette sul colore: il clou della sua collezione e della sua personalità.