Aigner delude le aspettative
All’inizio di ogni settimana della moda le aspettative sono sempre molto alte e si spera ogni anno di rintracciare le tanto agognate novità, insomma una moda contemporanea, diversa, stupefacente.
Molto spesso però accade che tali aspettative vengano deluse e ci si trovi davanti a collezioni che non lasciano alcuna impronta o memoria indelebile.
Le proposte firmate Aigner per l’autunno/inverno 2011/2012 rientrano purtroppo in tale calderone e subiscono una ferma e decisa archiviazione.
La palette di colori contempla le diverse tonalità della terra, marrone, verde bosco, bordeaux, accompagnate dai soliti grigio e nero e stemperate talvolta da sprazzi di corallo.
I pantaloni sono larghi al fondo in pieno stile seventies o più stretti alla caviglia e a vita bassa. Gli abiti sono lineari, puliti, appena sopra al ginocchio, stretti in vita da sottili cinture e sporadicamente coperti da piccoli copri spalla tono su tono. In linea con le tendenze di stagione, le pellicce vengono proposte più o meno lunghe o in versione gilet, in toni più neutri o negli accecanti rosso vermiglio e bordeaux.
Fulmine a ciel sereno il cappotto doppio petto corallo, tonalità che verrà poi ripresa per i bordi delle maniche e per il fondo del cappottino a trapezio senza collo, che richiama i gloriosi anni ’60.
Al di là di considerazioni prettamente sartoriali, duole constatare quanto la collezione fatta sfilare da Aigner non fosse sicuramente degna di una passerella, se da quest’ultima ci si aspettano nuovi e rivoluzionari input stilistici.