AltaRoma fa spazio alla neocuture
Due iniziative molto interessanti hanno arricchito la kermesse romana dedicata all’alta moda. Si chiama limited/unlimited il progetto espositivo, pensato per dare spazio alla creatività di un gruppo di giovani designer, chiamati a esprimersi con i capi limited editino: abiti, accessori, calzature o gioielli. “Ceremony” è il tema portante delle creazioni, pensato per la terza edizione di questo progetto promosso da Silvia Venturini Fendi. Albino, Anthony Vaccarello, Arnoldo e Battois, Cazzaniga, Claudio Montias,Corto Moltedo, Delfina Delettrez, Diego Dolcini, Fabio Salini, Fabrizio Talìa, Fausto Puglisi, Gabriele colangelo, Jerome Rousseau, Justin Smith Esquire, Hedy Martinelli, Isabella Tonchi, Lucia Odescalchi, Max Kibardin, Maxime Simoens, Silvio Betterelli, Sylvio Giardina: sono alcuni dei 42 designers che hanno partecipato al progetto.
All’interno del progetto limited/unlimited, si è sviluppata,inoltre, un’ altra interessante iniziativa: Re/edition, in collaborazione con lo store virtuale yoox.com. Otto giovani designer sono stati invitati a reinterpretare un capo iconico di altrettante maison storiche, traducendoli in pezzi unici del presente.
“La possibilità di reinterpretare la storia di una sartoria storica come quella fondata da André Laug (sarto e stilista, tra i preferiti di Audrey Hepburn, ndr) è stata un’esperienza davvero affascinante”, ha detto Silvio Betterelli, tra gli stilisti che hanno aderito all’iniziativa. “Ho pensato di lavorare ad una salopette con una crêpe di lana blu rifinita da bordure in rilievo e da punti a mano che incorniciano le linee, dotata di costruzioni che mi ricordavano sopratutto i capi double che i suddetti realizzano con grande maestria. la mia salopette presenta tagli e strutture asimmetriche con ampi godet che dai fianchi si aprono fino alle caviglie creando un pantalone che presenta le caratteristiche di una gonna e che riprende, esasperandoli ed interpretandoli, i volumi di uno dei pezzi storici della maison, un abito da cocktail fotografato indosso alla bellissima Mirella Pettini alla fine degli anni 60”, ha aggiunto lo stilista. D’altra parte, Laura Della Croce, manager di Andrè Laug, ha commentato così il progetto re/editrion: “André Laug è stato uno stilista sempre proiettato nel futuro, i capi che ha disegnato 40 anni fa sono attuali anche oggi. il progetto di Altaroma ci affascina, dunque, in modo particolare perché rilegge un capo del passato.
Tra le altre “accoppiate” creative della neocouture, ricordiamo Albino che ha reinterpretato Alberto Fagiani e Leitmotiv che ha ridisegnato Simonetta
“L’abito della maison simonetta sarà rieditato in organza di seta color cipria, con la manica e la balza a ruota. Sull’organza di seta verranno applicate diverse tipologie di elaborazione, dalla stampa digitale e serigrafica fino ad un minuzioso lavoro di ricamo realizzato da matilda ricami. si crea un collage di estetiche e tecniche molto diverse tra loro che contemporaneamente possono esaltare l’apparente semplicità di questo capo. Il lavoro di reinterpretazione dell’abito si basa sullo studio di quello che per noi è il particolare più interessante della linea del capo, ovvero la manica e il fondo a ruota che concilia il nostro spirito leitmotiv con quello classico della maison simonetta”
Tra gli altri nomi del progetto re/edition, ricordiamo, infine, Max Kibardin per Albanese, Micaela Calabresi Marconi per Saddlers Union, Nicole Brundage per Gherardini, Sara Lanzi per Albertina, Sergio Zambon per Irene Galitzine.