AltaRoma sempre più giovane, con novità: il premio Franca Sozzani
Si è tenuta, dal 6 al 9 luglio scorsi, AltaRoma, la kermesse della moda capitolina che ha visto susseguirsi una serie di eventi, performance, défilé, proiezioni, installazioni talk e mostre, legate tutte, al mondo della moda, dell’arte e della sperimentazione. Ciò è stato possibile grazie al sostegno dei soci e al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’ICE, agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
In quest’ultima edizione, come di consueto negli ultimi tempi, la presenza dei giovani designer ha imperversato. A dispetto di molte case di moda, che alla città eterna hanno preferito altri poli e la cui assenza si è fatta notare. Ha scelto tenacemente ancora una volta Roma, il maestro Renato Balestra; così come hanno scelto la capitale, gli stilisti Rany Zackem, Sabrina Persechino e Gianni Molaro. Accanto, presenze consuete per le passerelle romane, Greta Boldini, Moi Multiple, Morfosis e Soocha, una partecipazione di sicuro rilievo è stata quella di Efisio Rocco Marras, figlio dello stilista Antonio Marras, il cui debutto è avvenuto lo scorso venerdì sette luglio.
Per la seconda volta consecutiva l’headquarter della manifestazione è stato il Guido Reni District, nel quartiere Flaminio, accanto all’Auditorium parco della Musica e al Maxxi – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo- presso il quale a battesimo della manifestazione è stato proiettato il film “Franca Chaos and Creation” un opera di Francesco Corazzini, quale tributo a sua madre Franca Sozzani, autorevole giornalista e direttrice della rivista di moda –VOGUE Italia, scomparsa lo scorso dicembre.
Il programma delle quattro giornate della manifestazione è stato suddiviso in tre sezioni:
la Fashion Hub, dedicata alla formazione e promozione della creatività emergente della tredicesima edizione di “Who Is On Next?” luglio 2017, il progetto scouting ideato da Altaroma in collaborazione con VOGUE Italia. Erano dodici progetti selezionati.
La seconda, Atelier, un contenitore di presentazioni di maison di couture, neo couture, piccoli atelier, sartorie e artigianalità. Tra i percorsi espositivi di sicuro interesse, la mostra Vanitas: l’abito tra il sacro e il profano, con la presentazione da parte di una famiglia di antiquari romani e storici dell’arte, di una ricca selezione di abiti ecclesiastici e di ritratti, nonché, Drops of Italian Glamour, esposizione di abiti femminili con relativo percorso storico dal dopoguerra in poi a testimonianza dello stile Italiano.
La terza sezione, In Town, è stata dedicata ad iniziative connesse con il mondo della moda a zonzo per la Città.
Parecchie scuole di moda hanno visto sfilare le creazioni dei loro alunni: l’Accademia di Moda e Costume, l’Accademia Altieri, l’Accademia di Moda e Costume di Frosinone, l’Accademia Koefia e l’Accademia delle belle Arti di Napoli.
E poi la vittoria.
Un parterre d’eccezione composto da Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda, Raffaello Napoleone, ad di Pitti immagine, Emanuele Farneti, nuovo direttore di VOGUE Italia, Sara Sozzani Maiono, vice direttore ed Head di VOGUE Talents, Suzy Menkes, giornalista di VOGUE international, ed altri celebri esperti, ha portato sul podio della vittoria di questa edizione tre dei dodici designer selezionati.
Il primo, Act N °1 per il pret – à– porter, brand fondato nel 2016 da Luca Lin e Galin Gasanov , ha sfilato con una collezione fatta di capi decostruiti e giocosi, leggeri ed orientaleggianti, di ricami a mano e stampe infantili rievocanti le esperienze di vita, le case vissute, i luoghi scoperti e le persone incontrate nel corso del cammino.
Il secondo per la sezione accessori, NicoGiani, con le sua collezione di borse dal design compatto ed essenziale; e, sempre per la sezione accessori e a pari merito con Niccolò, il premio è andato ad Andrea Mondin, con una selezione di calzature dall’appeal raffinato ed eclettico.
Sempre ad Act °N1, NicoGiani e Andrea Mondin è andato il premio Franca Sozzani, novità di quest’anno, che consentirà al vincitore dell’area pret-à-porter di presentare la propria collezione nel calendario di Milano Moda Donna settembre 2018, e ai vincitori della sezione accessori di esporre la collezione nell’ambito del “Fashion Hub Market”.
E ancora, Pitti immagine ha riconosciuto a tutti i vincitori il premio Pitti Tutorship, collaborazione di sei mesi per supportare tutte le attività necessarie al consolidamento del brand.
E’ stato poi assegnato ancora a NicoGiani il Penelope Prize di Roberta Valentini, fondatrice di uno degli store più influenti nel mondo della moda, con base a Brescia.
Nuova anche la partnership con Sugar concept store all’avanguardia con sede ad Arezzo, fondato da Beppe Angiolini che ha premiato sempre Act N°1 e NicoGiani.
Una edizione quindi ricca di nuovi premi e gravida di speranza, che ci auguriamo possa perpetrarsi e crescere anche nelle prossime edizioni, perché Altaroma funga da vera e proprie fucina di talenti nel panorama internazionale.