Altaroma sospende le sfilate di gennaio 2015
Una notizia non positiva per il Made in Italy che giunge inoltre in un momento sbagliato: a poche settimane dalle date prevedibili della manifestazione di AltaRomAltamoda e alla vigilia delle festività Natalizie, Altaroma dichiara in una nota che “si vede costretta a congelare ogni attività” e quindi a sospendere le sfilate di gennaio 2015 dal momento che l’ultima assemblea dei soci a cui hanno preso parte la Camera di Commercio (60% di quote) e il socio Regione Lazio, assenti i soci Provincia di Roma e Risorse Spa -cioè il Comune di Roma-, non è arrivata ad una determinazione sul contributo annuale.
Una notizia non positiva riassumibile con parole del direttore generale di AltaRoma Adriano Franchi nel “rischio reale della dispersione definitiva ed irreversibile di un patrimonio di utilità e opportunità che oggi ha acquisito un valore sicuramente superiore al passato e potrebbe risultare come il più facilmente spendibile per la ricostruzione di un futuro di crescita per il sistema produttivo del territorio”.
Da parte nostra -e basta scorrere i commenti alle manifestazione degli anni passati-, non abbiamo dato mai un giudizio positivo sulla manifestazione di Roma Alta Moda, ma non possiamo negare il lavoro che da tanti anni Altaroma ha svolto nel tentativo di trovare una propria fisionomia e una propria specificità che la affiancasse au pair a Firenze e Milano. Non possiamo negare i risultati positivi ottenuti ultimamente sul tema delle promozioni dei giovani con il progetto ‘Who is on next?’; così come plaudiamo lo sforzo di far conoscere, conservare e sviluppare le artigianalità legate all’Alta Moda presenti sul territorio romano, nati grazie agli atelier romani che hanno portato in tempi passati l’alta moda romana sugli scenari internazionali del lusso.
Più a breve termine Adriano Franchi rileva tra le conseguenze negative della cancellazione della manifestazione di gennaio le “perdite di risorse da parte di sponsor privati, perdita di credibilità di AltaRoma, perdita di immagine della città di Roma, problemi alle case di moda e accademie che contano sulla manifestazione di gennaio, perdita di una delle principali opportunità di lavoro per circa 200 professionalità, imprese e maestranze coinvolte nell’indotto generato dalla manifestazione, perdita di partnership utili alla internazionalizzazione delle case di moda”. E’ opportuno ricordare anche la ricaduta diretta sulle aziende che ricevono questa notizie nel pieno del lavoro di realizzazione delle collezioni che avrebbero dovuto sfilare il prossimo gennaio e per le quali la decisione di sospendere la manifestazione è una grave perdita di energie e di denaro.
Gli appelli alle istituzioni sono stati immediati. Stefano Dominella, presidente della maison Gattinoni ed ex presidente di Alta Roma si augura che ” risolvano in tempi brevissimi l’annosa questione di AltaRoma, al fine di non disperdere il patrimonio costruito in tanti anni di lavoro”. Raffaella Curiel, che da sempre presenta la sua collezione nella capitale, si è appellata al premier: “Renzi non può far morire un fiore all’occhiello della creatività e del lusso, come l’alta moda, che dà l’input ai tessutai e viene copiata dal pret a porter di tutto il mondo. Noi siamo il focolaio delle idee”.
Chiudiamo con l’augurio della presidente di AltaRoma, che “grazie all’impegno dei soci si possa scongiurare questa impasse, perché ho il timore che possa perdersi una occasione utile a riconfermare la fiducia nell’intervento pubblico a sostegno dello sviluppo e ricostruire la speranza in uno dei più importanti settori produttivi su cui il Paese potrà contare per la propria ripresa futura”.