AltaRomAltaModa alla partenza
Giornata inaugurale ad Alta Roma e già fioccano le polemiche e i rumori mormorati. Le polemiche vengono dalla passerrella di Fausto Sarli, o meglio, dal suo braccio destro, che approfitta del diniego del Presidente della Repubblica e del sindaco Alemanno ad essere presenti alla sfilata, per ribadire la necessità che l’Alta Moda di Roma sia sostenuta dalle istituzioni. Sarli è un grande, ma sembrerebbe eccessivo che il Presidente Napolitano possa essere presente ad ogni singola sfilata a cui possa essere invitato.
I mormorii sono quelli che riguadano il prossimo CdA con Silvia Venturini Fendi alla presidenza, un ritorno di Stefano Dominella, la presidenza onoraria a Santo Versace, una delega alla Moda all’interno del Comune di Roma, ecc, ecc.
D’accordo con la necessità di interventi più significativi da parte delle istituzioni, ma il detto dice “aiutati che il ciel t’aiuta”. Dall’esterno risulta chiaro che l’ente Alta Roma deve dotarsi di un nuovo appeal se vuole richiamare alla manifestazione stilisti di fama internazionale. Non bastano le sale del complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia e il Tempio di Adriano per dare una passerella adeguata agli abiti di collezioni di alta moda. Il caso di Raffella Curiel docet. Dopo l’incidente di alcune stagioni fà, Lella Curiel torna a Roma; ma certamente torna perchè la location che le è stata offerta è il Campidoglio, una location di grande prestigio. La città di Roma potrebbe essere un palcoscenico, lo sfondo di uno spettacolo che mette insieme la bellezza di luoghi d’arte con la bellezza di un’ altra creazione artistica come dovrebbe essere l’Alta Moda. Perchè è quì la differenza, se le manifestazioni del pret-a-porter sono un evento commerciale, l’alta moda è un evento spettacolo e ogni sfilata deve essere uno spettacolo, anche mondano.
Perchè AltaRoma non è in grado di ottenere altre location prestigiose che richiamerebbero non solo stilisti, ma le televisioni del mondo intero. L’ente Romano ha, tra i suoi soci, tutte le istituzioni in grado di fargli spazio tra i monumenti romani; ma evidentemente gli ingranaggi che regolano i reciproci contatti tra Regione, Provincia, Comune e Camera di Commercio non sono in buono stato. Eppure si dice, li dove è descritta l’attività della società Alta Roma Spa, che punta a promuovere, sì la riscoperta ed il potenziamento di quegli attori che rappresentano la creatività, lo stile e la tradizione della città nel campo della moda, ma punta anche “alla valorizzazione della suggestione e della funzionalità degli spazi della Capitale”.
Insomma negli statuti della società è prevista una “allenza” tra turismo e moda. Riuscirà ad approdare a questo obiettivo la delega alla moda che pare il sindaco Alemanno ha previsto per l’attuale presidente della Commissione Turismo e Moda? Se si dice di richiamare i riflettori televisivi su Altaroma immediatamente si pensa allo spettacolo che era la sfilata a Trinità dei Monti. Ma non è detto che si debba trattare di location all’aperto, questo sarebbe ipotizzabile, anche se non senza rischi, per l’edizione di luglio, non certamente a gennaio! Se si riservano ai grandi, grandi location, Santo Spirito in Sassia può ospitare, con loro piena soddisfazione, i giovani, per mantenere una mission dell’ente votato alla formazione degli stilisti emergenti.
Insomma il prossimo consiglio di amministrazione è chiamato a dare ad Altaroma una sua definitivamente immagine che ne assicuri la continuità e possa essere promotrice di nuovi talenti, ma che sia anche una manifestazione che sappia sfruttare il valore aggiunto di Roma come luogo di svolgimento.
Insomma sarebbe auspicabile un’ alleanza stretta tra la “Roma turistica” e “Roma capitale italiana dell’Alta Moda”. Viene un dubbio: le istituzioni romane non staranno tergiversando in attesa del compimento del progetto di “Roma Capitale”, Roma città a statuto speciale?; se è così dobbiamo suggerire che Alta Roma trovi da sola la sua strada…..