AltaRomAltaModa: XVII edizione
AltaRomAltaModa giunge alla XVII edizione dal 10 al 14 Luglio, sotto la nuova presidenza di Silvia Venturini Fendi . In pochi mesi non è possibile dare un viraggio completo ad una manifestazione che fino ad ora non ha trovato una sua giusta collocazione e configurazione all’interno del mondo della Moda. Certamente è presto per esigere cambi importanti nella struttura e sviluppo della manifestazione.; il calendario, per altro atteso lungamente, non evidenzia novità interessanti. Ci si attende però che con il passare dei mesi Altaroma trovi il modo di attirare grandi nomi italiani, ma soprattutto stranieri; perché Roma ha tutti i requisiti per attirare con le sue “possibili” e storiche location nomi nuovi ed internazionali.
Il Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia, con gli evidenti limiti imposte delle storiche sale, rimane il quartiere generale dalla manifestazione. Ma c’è chi ha preferito location diverse, come Riva e Gattinoni e ciò fa pensare.
Riconfermano la loro preferenza per Roma, i nomi consolidati delle Maison storiche: Sarli, Curiel, Gattinoni, Riva, Balestra. Dal come di consueto Abed Mahfouz, ma vedremo anche le Tony Ward, Rami al Ali. Torna anche Nino Lettieri sulle passerelle di AltaRomAltaModa.
Secondo polo di svolgimento continua ad essere il Tempio di Adriano che, ospita un tributo a uno dei grandi della moda italiana e internazionale: Roberto Capucci con un pre-opening il 9/VII e apertura fino al 14/VII. Un’ambientazione interattiva ispirata agli abiti scultura del grande maestro che si inaugura, un’esposizione che vede protagonisti l’artista Maurizio Martusciello in collaborazione con Mattia Casalegno.
Terzo polo la Pelanda al MACRO TESTACCIO. Ospiterà l’evento,un focus sulla creatività che vuole identificare il cammino progettuale di Altaroma nei prossimi tre anni. ” Limited/Unlimited – AltaRoma: The new italian Landmark”, progetto espositivo tra arte e artigianato sul tema del ricamo, che vede protagonisti i uniti dal tema della ricerca e dell’artigianalità per sottolineare i nuovi valori del lusso e la capacità di produrre capi dal carattere unico e insieme iconico.
La forza di questo progetto risiede tanto nella capacità di valorizzare l’identità e la vitalità creativa di ogni singolo stilista, quanto nel sottolineare l’importanza del gruppo, “movimento” di una nuova corrente estetica. Filo conduttore, l’opera di una artista Maurizio Anzeri, che rappresenta attraverso il mezzo espressivo del ricamo il crossover simbolico tra il design creativo contemporaneo e la tradizione della manualità artigianale.
Rimane da citare l’ormai consueto Who is On Next? il concorso organizzato da Alta Roma in collaborazione con Vogue Italia, che ha come obiettivo la ricerca e la promozione di giovani talenti creativi del panorama nazionale ed internazionale. Un progetto indirizzato specificatamente a coloro che nel mondo della moda già vantano una propria produzione e si confrontano con le dinamiche di mercato rappresenta sempre più il trampolino di lancio sicuro per guadagnare visibilità, opportunità produttive e commerciali. Ed è considerato come uno tra i più autorevoli concorsi per la scoperta di nuovi talenti. 10 i finalisti di quest’anno di diversa provenienza geografica, divisi tra prêt-à-porter e accessori, due settori decisivi per il comparto moda e l’economia italiana.
Da non dimenticare lo spazio dedicato il mercoledì 14, giornata conclusiva, agli show degli allievi delle accademie di Moda.
E poi progetti minori. Maison Franco Litrico e Fabio Quaranta presenteranno la mostra laboratorio di alta sartoria ‘JFK’, rielaborazione della giacca che Angelo Litrico fece per John Fitzgerald Kennedy nel 1963. Sono scomparsi quindi i progetti Fashion on paper e meno enfasi è posta al progetto Ethical Fashion.
In sintesi le linee che sembrano emergere dalla presente edizione, rimarcano ciò che già è stata la linea conduttrice delle precedenti. Attenzione e promozione dei giovani, attenzione e promozione della artiginalità, rapporto tra moda e avanguardie; ma tutto ciò è ancora troppo alla stadio embrionale, andrebbe sviluppato. Ma ciò che evidentemente manca alla manifestazione è la capacità di richiamare altri grandi nomi, quelli presenti sono pochi; e ciò porta come conseguenza l’assenza della stampa internazionale: insomma un serpente che si morde la coda e non riesce ad avanzare.
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