Ancora in primo piano l’eleganza delle star a Venezia
Le celebrità, le star del mondo dello spettacolo, sono, nell’immaginario di chi le segue da vicino -nelle loro vicende professionali e sentimentali-, eleganti per definizione. Ma ciò non sempre è vero nella realtà. E’ frequente vedere fotografie di importanti personaggi nella vita quotidiana, quando sono di shopping magari ad un supermercato, o a passeggio con i bambini, insomma quando non pensano di essere sotto i riflettori: spesso ci rimandano immagini di persone un po’ sciatte e trascurate. Viene da pensare che pur avendo accanto un professionista che cura la loro immagine non riescono ad assimilare per le quotidianità quei canoni di eleganza che applicano alle uscite “pubbliche”. E’ noto che per le uscite pubbliche l’abito delle star è “facilitato” da case di Moda che in questo modo si assicurano una pubblicità globale a costi irrisori (quello dell’abito appunto).
Gli eventi del mondo del cinema e la consegna dei premi più svariati, richiamano molte celebrità. Quelle – più o meno famose- che hanno popolato il 68° Festival internazionale del Cinema a Venezia ci danno una buona occasione per segnalare le mises più eleganti, ma anche segnalare come sia possibile che talvolta, pur indossando abiti di firme importanti della moda, belli e preziosi possano sbagliare negli accostamenti o nella valutazione di ciò che è adatto al proprio fisico.
Per questo articolo abbiamo scelto abiti indossati “di giorno”; in altri abbiamo commentato alcuni più impegnativi indossati alle serate di gala.
Iniziamo dall’abito che in assoluto, nella categoria che abbiamo scelto, ci è sembrato il più chic.
Tubino bianco di Moschino per l’attrice Andrea Osvard. Versione classica, dritto, appena accostato, senza maniche. Pulito, lineare: nulla rompe la sua totale semplicità ed eleganza. La scelta degli accessori è stata assolutamente pertinenete per non squilibrare l’insieme. Lo sguardo capta l’insieme, anzi l’armonia dell’insieme, non è distratto dal nessuna nota stridente di un particolare dissonante. Vi8ane spontaneo ricordare la famosa frase di Coco Chanel, la creatrice di questo abito intramontabile e continuamente reinterpretato. “Vesti male e noteranno l’abito (o l’accessorio aggiungiamo noi), vesti bene e noteranno la donna”
Un’altra scelta a nostro giudizio felice. Si tratta ancora di un tubino, questa volta nero, e in una rielaborazione dall’ottimo risultato.
Tiziana Lodato, tra le interpreti del film “Terraferma”, per la conferenza stampa indossa un abito nero impreziosito da cristalli. Anche in questo caso molto ben pensati gli accessori, sandalo nero, pochette piccola e scura, orecchini lunghi sottilissimi in platino per non appesantire l’insieme data la presenza dei decori in cristallo della scollatura. Ben scelto anche l’anello.
Abbiamo giudicato troppo giovanile l’abito Moschino scelto da Maria Grazia Cucinotta, per la giornata di presentazione del suo film “Il Maestro”, che la vede per la prima volta nelle vesti di regista.
In sé l’abito è grazioso, ma lo avremmo visto bene indossato da una giovane mamma a passeggio in villeggiatura con i suoi bimbi. Ci è sembrato inadeguato all’età e alla circostanza in cui l’attrice l’ha indossato. Non si trattava di un evento ufficiale, ma di un momento informale -forse l’arrivo-, comunque a Venezia l’attrice portava non solo la sua notorietà ma sosteneva anche il ruolo di regista.
Dobbiamo essere molto critiche con l’attrice Amanda Sandrelli in abito Blumarine in jersey di seta color cipria con ricami di perline.
Si tratta di abito che meritava essere portato con la giacca per nascondere il corpino che ricorda poderosamente una sottoveste; inoltre purtroppo la posizione in cui l’attrice è ritratta fa sì che si noti sui fianchi il segno dell’intimo. Assolutamente male assortiti gli accessori. Sandali stampe papaveri su fondo bianco – ricordiamo una collezione di Anna Molinari di qualche stagione fa con questa stampa- con profilo verde poco adatti all’abito e alla circostanza. Borsa in stoffa con ricami forse di perline colorate di grandi a farfalla che stona in modo clamoroso con le scarpe.
Ancora un giudizio critico. Questa volta a carico dell’attrice Manuela Arcuri che in occasione del suo arrivo a Venezia ha indossato un abito Blumarine stampa farfalla con applicazioni di cristalli e borchie.
Abito monospalla drappeggiato. Interessante notare che questo tipo di drappeggio può mascherare egregiamente la perdita del punto vita che molte donne sperimentano con il passare degli anni. Ma ciò che non va imitato è il modo come l’attrice ha sovraccaricato l’insieme. Oltre al drappeggio, l’abito ha grandi stampe e incrostazioni di cristalli e borchie sulla scollatura e la spallina, già tutto ciò è sovrabbondante, qualsiasi altro elemento accessorio doveva essere discretissimo.Tra tutto ciò che l’attrice ha aggiunto avremmo scelto l’anello e il bracciale che richiamano il colore delle stampe; avremmo evitato gli orecchini e principalmente i sandali con cristalli, anche per questi ci sarebbero sembrato più appropriato un richiamo al colore marrone.