Anni ’50 multicolor per Enrico Coveri
Lo stile Coveri è rispettato, forte cromatismo che trasmette energia, allegria e gioia di vivere, ottimismo. La collezione presenta tanto bianco e ciò all’inizio fa pensare ad un viraggio dei colori e quindi ad un cambio nella personalità di Francesco Martini Coveri. Ma poi tutto torna al suo posto. Il giovane Coveri si diverte, e fa divertire. Nulla di più; anche se ha cercato una via per il bon ton richiamando i più tipici elementi degli anni ’50.
Lo stile Coveri è rispettato, forte cromatismo che trasmette energia, allegria e gioia di vivere, ottimismo.
All’inizio la collezione presenta tanto bianco e ciò fa pensare ad un viraggio dei colori e quindi ad un cambio nella personalità di Francesco Martini Coveri. Ma poi tutto torna al suo posto. Dopo il divertimento resta il rammarico che non si verifichi ancora un cambio di stile che riveli una maggiore maturità nello stilista e di cambio di target nel suo “pubblico” che sembrerebbe composto da pin-up. Dobbiamo pero ammettere che in questa collezione qualche accenno di novità lo abbiamo visto.
La cartella stampa parla della moda come “segno di reazione ed evasione”; dell’abito come il “passepartout per liberarsi dai vincoli del classico e fuggire i luoghi comuni dell’abbigliamento”.
Meglio non leggere la cartella stampa prima di vedere la sfilata. Spiego perché.