Aquilano Rimondi e Rocco Barocco. Dal bianco e nero ai colori d’Oriente
Una femminilità decisa e audace, indipendente e forte, determinata, emozionante, dirompente e stravagante, emerge con chiarezza dalle proposte P/E 2018 di Aquilano Rimondi e Rocco Barocco. Un inno per entrambi alla gaiezza, alla levità e alla vita.
Elementi sapientemente armonizzati in un gioco di complici intese, rappresentano i codici stilistici della collezione P\E 2018 di Aquilano Rimondi, oltre a note di colori primari decisi e tonici, ispirati all’artista spagnolo Joan Mirò.
Generosa la proposta del bianco e nero, che, oltre a dipingere geometrie d’autore, generando talvolta vere e proprie scacchiere sugli abiti, seziona in due alcune delle silhouette proposte, dividendole di netto tra purezza e mistero, tra candore e vischiosità, tra trasparenza ed ermeticità, tra luce ed ombra. Ma poi di fatto, come nel simbolo del Tao, la dove non c’è separazione, la dove il bianco compenetra il nero, in un gioco di complementarietà preziosa ed eterna, le tiene inesorabilmente unite. Il bianco rappresenta l’assoluta libertà, la pagina pulita, un nuovo inizio, il nero -che nell’antica Cina è descritto come “il lato in ombra della collina”- è l’altra faccia della medaglia, quindi i due sono legati a doppio nodo.
I volumi sono ampi soprattutto quelli che ridisegnano le camicie bianche, capo iconico del marchio. L’identità della collezione è nei tagli essenziali, evidenziati da intersezioni cromatiche di righe e geometrie, come nei pantaloni dalle lunghezze varie caratterizzati da bande laterali; ma l’identità è anche nelle asimmetrie, che costruiscono gonne dall’allure femminile e leggera enfatizzata dalla vita strizzata in cinture alte, che disegnano abiti leggeri e fluttuanti, sofisticati, iperfemminili e vibranti.
Oltre al vinile presente in molti capi, i tessuti sono ricchi e naturali, come il popeline e il jersey, e il cotone “croccante”; e strutturano una collezione adatta alle esigenze di una donna contemporanea, moderna e in continua evoluzione.
Un viaggio raffinato ed onirico, sospeso tra la magia delle terre d’oriente e la migliore artigianalità italiana, è quello tracciato da Rocco Barocco con la sua proposta P/E 2018, presentata fuori calendario, lo scorso settembre in occasione della settimana della moda a Milano.
Tripudi di pizzo, seta, georgette e chiffon disegnano silhouette dalle linee fluttuanti e leggere, da mille e una notte.
Le linee degli abiti, perlopiù fluide, presentano mise poste ad enfatizzare una sensualità decisa: lo stilista immagina dress in chiffon dal sapore romantico, decorati da draghi o da maschere del teatro giapponese.
Raffinate carpe, pesci simbolo di prosperità e buona fortuna, modellano silhouette iperfemminili, fatte di spacchi generosi e sovente di spalle scoperte. Delle geishe moderne e metropolitane, seducenti, e audaci, le donne immaginate dallo stilista per la proposta della prossima stagione. Interessante la linea rivisitata delle giacche kimono, proposte in versione monospalla, così come gli abiti dalla tipica foggia orientale che tanto ricordano le mise della protagonista del film “In the mood for love”.
Le mise posseggono nel complesso il fascino di una poetica sensualità e il pregio dell’artigianalità, nonché una propria autenticità e distinzione. Molti i ricami preziosi a precorre abiti sontuosi cosi come molti i colori decisi e ben armonizzati tra loro. La palette è fatta di toni corposi e forti , generoso l’uso del giallo, ma anche del verde, del viola e dei fucsia, immancabile il nero talvolta assoluto, ma il più delle volte affiancato da tinte energizzanti.
Dai toni allegri e frizzanti anche la collezione uomo, fatta di giacche strizzate in vita allacciate da un solo bottone e pantaloni a sigaretta, dai toni accesi e dai ricami orientaleggianti.
Una collezione pensata per donne e uomini nutriti dalla consapevolezza che la moda viene dalla capacità di emozionare, e ciò che emoziona, vince.