“Artigianato e Palazzo” accoglie “Giambologna e la Fata Morgana”
Il filo che lega due eventi di natura diversa, che però finiscono per convergere in uno stesso luogo -la XXVI edizione di ARTIGIANATO E PALAZZO e il progetto di mecenatismo, “GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA”-, sono gli ideatori e promotori di ambedue, la principessa Giorgiana Corsini, che mette inoltre a disposizione i giardini della sua dimora per il loro svolgimento, e Neri Torrigiani titolare dello studio di Progettazione e Comunicazione di Firenze che porta il suo nome.
Conosciamo la principessa Giorgiana Corsini quale promotrice di Artigianato e Palazzo fin dal 2008 e poi come animatrice e ospite delle due edizioni di The New Generation Festival 2018, 2019, , un festival internazionale di musica, opera e teatro dal vivo e in live streaming, creato da tre artisti inglesi per giovani talenti.La sua passione per il mondo dell’artigianato trova in Neri Torregiani il partner egualmente entusiasta nel promuovere la creatività artigianale, ma anche esperto in organizzatore di eventi, così 26 anni di collaborazione sfociano di fatto (coronavirus permettendo) nell’edizione del 2020, dal 4 al 7 giugno, della mostra mercato Artigianato e Palazzo.
L’intento degli organizzatori è altamente lodevole, perché mira alla valorizzazione e preservazione della qualità delle eccellenze artigianali italiane e internazionali, e a fare conoscere i mestieri creativi di cose fatte con le mani anche alle nuove generazioni. “Non smettiamo di credere ad un futuro per queste aree di manualità ancora riscontrabili nel nostro Paese, ma dobbiamo continuare a promuovere il valore della creatività, dell’originalità e del pezzo unico, se vogliamo far comprendere il senso profondo di questo lavoro -spiegano-, per vivere, capire, scoprire il valore del fare con le mani – fatto di tempi lunghi e conoscenza della materia – per sottolineare il concetto che l’artigianato rappresenta una grande opportunità, anche in un mondo così dinamico”
Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani hanno selezionato, con particolare attenzione per i giovani, circa 100 artigiani – ceramisti, molatori del vetro, sbalzatori dell’argento e orafi, intagliatori, restauratori, liutai, sarti, intarsiatori di pietre dure e legno, intrecciatori della paglia, designer- provenienti dall’Italia e dall’estero. Ciò che viene offerto a questo esercito di creativi è poter riprodurre un angolo delle loro botteghe nei viali e le limonaie del giardino Corsini. Potranno cioè mostrare ai visitatori tutta la loro competenza quella in grado di rendere ogni manufatto una vera e propria opera d’arte, un pezzo unico, irripetibile: dalla scelta accurata dei materiali, alle lavorazioni tradizionali rese attraverso moderne tecnologie e design attuale, fino alla cura della realizzazione dei dettagli. Secondo gli organizzatori si tratta di una occasione per mostrare ai visitatori come la coesistenza di tradizione e innovazione, manualità e tecnologia possa essere un percorso creativo attraente anche per le giovani generazioni.
Accanto alla mostra mercato, prende vita in questi giorni “GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA una campagna di raccolta fondi, rivolta a privati ed aziende, a favore della conservazione e mantenimento del nostro patrimonio culturale. Anche questa iniziativa è promossa dalla Principessa Corsini e Neri Torrigiani. Si tratta di un progetto di mecenatismo che viene così spiegato dagli ideatori: “Nella ricerca di luoghi di alto valore culturale nascosti o dimenticati, da salvaguardare e traghettare nel futuro secondo il principio guida della nostra manifestazione, abbiamo individuato per la campagna 2020 un curioso complesso cinquecentesco, esempio particolarissimo di architettura da giardino, a metà tra la tipologia del ninfeo e quella del grotto, che al suo interno custodiva la statua marmorea della Fata Morgana scolpita da un giovanissimo Giambologna”.
Di cosa si tratta? Si tratta di progetto di restauro di un complesso interessante che ha come obiettivo innanzitutto di riprodurre artigianalmente con tecnologie modernissime la statua della Fata Morgana del Giambologna -alienata nel 1775, poi riapparsa magicamente a un’asta di Christie’s nel 1989, quando fu riconosciuta da illustri studiosi e storici dell’arte come la perduta statua del famoso ninfeo-, per ricollocarla nel luogo per cui è stata pensata e successivamente restaurare l’intero complesso della “Fonte della Fata Morgana”. Conosciuta dai locali anche come “Casina delle Fate” il complesso fu fatto costruire da Bernardo Vecchietti nella seconda metà del Cinquecento all’interno del parco della villa Il Riposo, sua residenza estiva immersa nel Chianti. Nell’epoca in cui discutiamo di economia circolare gli ideatori del progetto si accingono a farcene conoscere un esempio antico. Sì perché dichiarano, ciò che li ha sorpresi durante le osservazioni sul complesso è stato mettere a fuoco che l’acqua della fonte “inizialmente veniva offerta agli ospiti della famiglia Vecchietti – poi diventava “pubblica” a disposizione dei viandanti, nonché abbeveratoio per le bestie ed infine lavatoio: un’idea di economia circolare dell’acqua ante litteram!”
La ricerca fondi per il restauro si amplia con il coinvolgimento di un giovane ed affermato artista contemporaneo Nicola Toffolini, che presenterà dieci pezzi unici, opere ispirate a quelle del Giambologna sottratte nei secoli all’edificio della “Fonte della Fata Morgana” e andate disperse : in primis il “mascherone” di Medusa – originariamente collocato nella nicchia esterna dalla quale i viandanti potevano approvvigionarsi dell’acqua -, ma anche il “mostaccio di gatto” da cui zampillava l’acqua, lo stemma della famiglia Medici con relativo Toson d’Oro del Granduca Cosimo I di Toscana e il sole del “trigramma” di San Bernardino da Siena.
“Il nostro auspicio – concludono Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani – è quello poi di poter realizzare, nella grandezza originale la “nuova” immagine di Medusa tra quelle realizzate da Toffolini – e selezionata da una apposita Giuria – per collocarla là dove era stata pensata per accogliere e rinfrescare i viandanti di questo angolo di campagna toscana”.
Per chiudere la nostra presentazione dell’evento fiorentino, segnaliamo alcune iniziative collaterali alla mostra mercato
- La “Mostra Principe” dedicata al percorso creativo di un importante brand italiano che ha fatto della tradizione artigiana la chiave del suo successo internazionale che sarebbe stato annunciato in aprile in occasione del Salone del Mobile di Milano prima dello slittamento del Salone stesso a giugno a causa del coronavirus.
- “BLOGS & CRAFTS i giovani artigiani e il web”, un concorso rivolto ai giovani artigiani under 35 e a blogger/influencer operanti sui temi dell’artigianato, lifestyle, moda e turismo.
- “Ricette di Famiglia” appuntamenti quotidiani del pomeriggio che combinano la cultura gastronomica contemporanea con i sapori e la cucina del passato, tra presentazioni di libri, show cooking e degustazioni.
Inoltre, saranno assegnati il Premio Perseo all’espositore più apprezzato dal pubblico e il Premio del Comitato Promotore per lo stand più bello che riconosce al vincitore uno stand omaggio alla Mostra del 2021
———————————
ARTIGIANATO E PALAZZO XXVI edizione
4 – 7 giugno 2020
Orario continuato 10-20
Giardino Corsini | Via della Scala, 115 | 50123 Firenze
Informazioni per le iscrizioni di artigiani interessati: www.artigianatoepalazzo.it
Le donazioni per “GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA” potranno essere versate fino al 30 giugno 2020 attraverso:
Bonifico Bancario:
ASSOCIAZIONE GIARDINO CORSINI
c/c n. 50459100000004030 Intesa Sanpaolo Spa – Agenzia 8 / Via il Prato, Firenze
IBAN: IT09 K030 6902 9921 0000 0004 030 – SWIFT: BCITITMMXXX
Causale: GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA
PayPal https://www.paypal.me/ARTIGIANATOEPALAZZO