Autunno piene di sfumature nella collazione di Jamal Taslaq
Jamal Taslaq non è nuovo sulle passerelle di Altaroma, anzi il suo successo inizia proprio con una sfilata a Roma nel 2000. Nato in Palestina nel 1970 si è formato in Italia e ciò segna definitivamente il suo stile opulento e lussureggiante, caricato di una grande attenzione ai dettagli, dove il colore ispirato alle tonalità più mediterranee gioca un ruolo importante; tutto però temperato dalla leggerezza e dalla dinamicità che distingue la raffinatezza del Made in Italy caratteristiche assimilate negli anni di formazione italiana.
La collezione a/i 2012-13 è stata presentata nella sontuosa sala dell’hotel Westin Excelsior di Via Veneto ad un pubblico attento e desideroso di ammirare le creazioni dello stilista che veste l’aristocrazia del mondo arabo, ma anche star famose.
Due gli elementi caratterizzanti la collezione: il colore e l’utilizzazione della pelle.
Tra i colori si fa notare il marrone -accanto ad altri della natura-, quasi un filo conduttore che si muove dalle suggestioni dell’autunno mediterraneo e trae ispirazione dall’ “Autunno” di Vincent Van Gogh. Ne ammiriamo tante tonalità quante ne offre l’autunno, ma anche i tanti verdi che la natura regala al bosco, il blu e il turchese del mare, i rossi, ciclamino, ed infine il bianco per l’abito da sposa; talvolta alcuni accostamenti di colori non ci hanno convinto fino in fondo. .
La collezione inizia con i tailleur che evidenziano da una parte la capacità sartoriale dello stilista che sembra, attraverso i tagli delle giacche, disegnare sottili venature sulla superficie del tessuto. Già in questa parte si evidenziano alcune caratteristiche, i bei colli delle giacche, i particolari raffinati, profili in passamanerie o applicazioni di tulle. Ma tra tutto già si legge l’utilizzazione in modo nuovo della pelle –che comunque richiama le tonalità autunnali-, nappe e pelle scamosciata lavorate a mano inserite in abiti haute couture, come parte delle maniche o come toppe ingentilite dalla forma a diamante. Poi la pelle, anche applicata al corpino al posto del più tradizionale ricamo, è mixata – ciò fa pensare ad una lavorazione che riesce a renderla particolarmente leggera-, con i tessuti preziosi –sete, georgette, cady, taffetà- degli abiti da gran sera, da red carpet, forse troppo ricchi in ricami e pietre per incontrare il gusto occidentale, come ad esempio il soprabito con incrostazioni di pietre che ricordava vagamente un pavone con bordo gonna e maniche in tulle marrone. Ricchi i copri-spalle degli abiti, come quello rosso, collo alla coreana che completa l’abito rosso con scollatura a cuore.
In genere la linea è sirena, talvolta la gonna si arricchisce, e talvolta è doppiata con tessuti leggeri e in colori diversi per ottenere una nuance tutta nuova e cangiante. I drappeggi sono preferentemente sul corpino, in caso contrario enfatizzato dai ricami. Dove l’abito è semplice è il coprispalla ad arricchirlo. Opportuna la scelta di non aggiungere gioielli se non, talvolta, un sottile bracciale.
Tra gli accessori ci è piaciuta la pochette triangolare da mattina e da sera; sorprendenti le scarpe, rigorosamente del colore dell’abito e con tacco altissimo in bronzo.