Baby Doll

Locandina del film

Uno dei simboli per antonomasia della seduzione femminile, il baby doll è un indumento da notte a metà tra la biancheria intima e il pigiama, dalle linee infantili, composto da una camiciola senza maniche e corta quel tanto che basta per far intravedere mutandine riccamente ornate da pizzi e fiocchi.
Era il 1956 quando l’ attrice Carrol Baker comparve sulle locandine pubblicitarie di un film mentre, vestita con un succinto pigiamino, dormiva nel lettino di un bebè e si succhiava il pollice. La pellicola si chiamava Baby doll, era basata su un testo di Tennesee Williams ed era diretta da Elia Kazan. Raccontava la storia di una ragazza, Dorothy, che veniva

Baby doll di Carrol Baker nel film/immagine con licenza GNU

data in sposa dal padre a un produttore di cotone del Mississippi ad una condizione: che l’uomo, più anziano di lei, promettesse di non toccarla fino allo scoccare del suo ventesimo compleanno e che la lasciasse dormire sola nella nursery di casa.
All’ epoca Baby doll fece scandalo tanto da essere bollato dal Times come il film più volgare mai prodotto, ma divenne nello stesso tempo un cult movie.
Per la sua interpretazione Carrol Baker vinse addirittura l’Oscar e così il look lolitesco entrò per sempre a far parte della storia della moda.
Dopo il successo cinematografico infatti, la camiciola iniziò ad essere indossata dalle più celebri dive dell’epoca come Marilyn Monroe, Doris Day, Gina Lollobrigida, Sofia Loren, ma anche tratteggiato sulle silhouette di eroine dei fumetti come Betty Boop, diventando così il simbolo di un nuovo tipo di sex appeal a metà strada tra innocenza e malizia.
Conobbe in seguito un periodo poco fortunato, in quanto superato da un tipo di lingerie più aggressivo, come guepiere e corsetti stringati.
Ma le passerelle primaverili di qualche anno fa hanno segnato il suo ritorno e anche la sua “˜mutazione’ in indumento dai diversi utilizzi.

Anna Molinari

Il baby doll del nuovo millennio, dunque, non è più solo indumento intimo. Non più indossato di notte tra la pareti domestiche, è uscito allo scoperto e, impreziosito con tessuti come pizzo, seta e chiffon, è diventato un vero e proprio abitino da indossare in varie occasioni:dalla spiaggia al cocktail.