BE_SIGN: il segno e le geometrie di Sabrina Persechino
Si è tenuta presso la sede industriale del PratiBus district, in occasione dell’ultima edizione della kermesse capitolina -AltaRoma- la presentazione della collezione A/I 2019/2020 intitolata –BE_SIGN– disegnata dall’architetto e fashion designer Sabrina Persechino.
BE_SIGN, un modo rapido per dire: lascia il segno, apponi la tua firma, incidi, imprimi, sigla, sigilla, perpetua la tua opera. Due Parole che percorrono le vie della mente fino raggiungere i meandri più lontani. Lì, dove tutto resta sospeso, aggrappato, sopito.
Lì, dove si formano strati di memoria.
BE_ SIGN, mantra ripetuto nel tempo, come una nenia infantile preordinata a cristallizzare frutti di saggezza ricevuti in dono da maestri incontrati nella vita. Maestri, ai quali la proposta per il prossimo autunno inverno, è tributata.
Oltre ad essere un moto di gratitudine alla sapienza dei suoi mentori, la collezione della Persechino vuole essere un omaggio ad una delle più prestigiose scuole di architettura esistite nella storia: -il Bauhaus– l’accademia razionalista e funzionalista, che operò in Germania dal 1919 al 1933, raggruppando nel suo seno alcuni dei più influenti architetti del panorama Europeo del secolo scorso. L’istituto, fondato dal maestro Walter Gropius, che lasciò un segno indelebile nella storia dell’architettura, chiuse i battenti con l’avvento del regime nazista.
Si ispira, la proposta di Sabrina Persechino, alle opere del razionalismo e alle pitture del secondo ventennio del novecento, magistralmente trasferite su tessuti e modelli. Geometrie e tagli sapientemente misurati e in perfetto equilibrio tra loro segnano la silhouette delle mannequin dando vita ad un insieme sobrio e rigoroso.
La forte impronta architettonica è evidente soprattutto nelle incisioni, che, schematizzando le stoffe, creano un gioco di nicchie tridimensionali il cui risultato finale è una serie di mise-scultura. Delle vere e proprie opere da passeggio.
Ad esaltare il funzionalismo è la confortevolezza dei capi, rilevabile nella sinuosità dei tubini e nella calda compostezza del Jersey e del cachemire; fibre che ben si adattano a lasciare al corpo la libertà di movimento.
Avanguardista, come fu la scuola del Bauhaus, BE_SIGN abbina sete, cachemire e pelli, attraverso la sperimentazione della laseratura dei tessuti, dando vita a capi di estrema originalità e pulizia, tra cui immancabili i capispalla, tradotti in cappe e paltò segmentati a regola d’arte.
Le forme razionali che segnano gli abiti da sera, conferiscono un’impronta raffinata e contemporanea, mentre la fluidità delle tute abbraccia morbidamente la silhouette femminile.
Alle fibre, rigorosamente naturali, sono stati abbinati elementi tecnologici come l’acciaio e il plexigrass, di fattura leggera, trasparente e dal design interessante.
La palette regala contrasti di colori che spaziano dal morbido panna al nero passando per il giallo carico combinato con il magenta, il nude, i grigi, e il verde muschio intenso.