Beccaria: spirito contemporaneo
Una storia al femminile, che parte dalla discendente di Cesare Beccaria e arriva alle dive di Hollywood: questa la sintesi della primavera estate di Luisa Becaria.
Una passerella fatta di palette pastello e di erbolari che circondano di grazia una personalità che, si intuisce, è forte.
Prendete uno stanzone in un quartiere della vecchia Milano: muri scrostati, quelli che quando li tocchi la calce resta attaccata alle dita. Un divieto di fumare scritto a svolazzi, che si sta polverizzando lentamente per lo scorrere del tempo.
L’atmosfera è fané, ma allo stesso tempo porta la consapevolezza delle vite che sono passate da lì: forti, determinate, un filo caparbie.
Aristocratiche come solo questi quartieri della vecchia Milano sanno essere.
Questo lo sfondo che Luisa Beccaria ha scelto per presentare la sua collezione: le palette pastello e gli erbolari dal quale ha attinto a piene mani non fanno che circondare di grazia una personalità che, si intuisce, è forte.
E’una storia al femminile: nessuna cerca di evadere, ritagliarsi un ruolo in un universo maschile in cui non sarebbe a suo agio.
Femminile non significa incerto o timoroso: le silhouette longilinee sono accompagnate da espressioni decise.
Sanno quello che vogliono, le ragazze.
E proprio per questo non hanno timore ad avvolgersi in organze, georgette e satin in colori tenui, decorati con ghirlande ricamate e pizzi traforati.
Sono tutte donne forti: da quella Luisa che discende da tal Cesare che scriveva su delitti e pene, alle dive di Hollywood che, da Sarah Jessica Parker a Julia Roberts, da Uma Thurman a Julianne Moore appaiono sui red carpet vestite dalla stilista milanese. Linee fluide e avvolgenti, con drappeggi, plissé e balze cosparse di anemoni, roselline e petali appena accennati. I colori sono piccoli tocchi poetici, nuance blu ardesia chiaro, lavanda pallido e celeste polvere che turbano l’immacolata purezza dei bianchi.
Toni fluo e decisamente shocking come i rossi lampone e gli arancio brillante pensati per i drappeggi dei cocktail dress non fanno che confermare l’ispirazione di fondo, contemporanea e volitiva.