Belle note da Casalmaggiore
Casalmaggiore è una delle destinazioni più affascinanti della bassa Lombardia per il mix di arte, natura, storia, qualità di vita che può offrire ai visitatori (si aggiunga anche lo sport, visto che la locale squadra femminile di volley ha conquistato nel 2015 lo scudetto italiano di A1 e nel 2016 si è addirittura aggiudicata il campionato europeo). Adagiata sulla riva sinistra del Po, che scorre placido tra verdi pioppeti, questa città signorile, ricca di chiese e palazzi, si sta distinguendo sempre più per le sue attività culturali. Da ormai due decenni è culla di un prestigioso International Music Festival (nel 2016 svoltosi dal 4 al 24 Luglio), un unicum nel panorama degli eventi europei dedicati alla musica classica, nato con l’intento di promuovere la musica, la formazione e la socializzazione di giovani strumentisti di tutto il pianeta, e diventato rapidamente una kermesse di statura mondiale, che dà la possibilità di esibirsi a centinaia di giovani talentuosi e consente al pubblico di fruire gratuitamente dei concerti in varie ore del giorno. Alcuni studenti che negli scorsi anni hanno partecipato al festival sono ora tra i più affermati performer internazionali. Una specificità di questa manifestazione è il suo essere un fenomeno “diffuso” in tutta Casalmaggiore e dintorni, con location rappresentate da chiese, ville, giardini, portici e cortili di palazzi, auditorium, teatri, prevedendo anche l’ospitalità da parte di privati. E’ evidente come un evento simile richieda un’organizzazione assai complessa (a cura dell’associazione “Amici del Casalmaggiore International Music Festival”), coinvolgente l’intera città la quale è ben disponibile a farsi parte di una particolare “strategia della bellezza” che, attraverso le note, persegue la felicità e la dignità dell’essere umano e dei luoghi abitati. www.casalmaggiorefestival.com
Il mese di Luglio, inoltre, ha tenuto a battesimo l’iniziativa Stupor Mundi, tesa a far conoscere ogni anno un Paese del mondo attraverso una serie di eventi che ne raccontino la cultura, le tradizioni, la religione, l’arte visiva, la musica. Protagonista del 2016 è stato il Giappone, che si è presentato il 9 Luglio con uno spettacolo di tamburi rituali ispirato alla spiritualità e filosofia zen. Si sono tenuti anche alcuni nippo-eventi per i più piccoli e speciali concerti nell’ambito del Casalmaggiore International Music Festival, nonché la diffusione tramite la Biblioteca Civica di libri, dvd, fumetti dedicati alla Nazione del Sol Levante. E poi sono stati programmati una mostra Manga, antichi giochi tradizionali come il Gō, un laboratorio di haiku per bambini, una dimostrazione di karate, un corso basilare di spada giapponese (nippontō); non sono mancate neppure le mostre artistiche, inserite in calendario negli ultimi mesi dell’anno per “dilatare” nel tempo e nello spazio questa rassegna sui generis, che vede coinvolte svariate istituzioni culturali cittadine: presso il Museo Diotti, dal 18 Ottobre al 4 Dicembre si è tenuta “Un Po di Sol Levante – Giappone, Giapponismo e la via italiana della seta”; mentre dal 26 Novembre al 15 Gennaio 2017 il Museo del Bijou ha ospitato “Dialoghi Italia Giappone” (in collaborazione con l’associazione Gioiello Contemporaneo e la giapponese Jjda). Anche il Teatro Comunale è stato coinvolto nella manifestazione con uno show multimediale per bambini intitolato “Il giardino giapponese” e, last but not least, con rappresentazioni di teatro Nō e danza Butō.
http://casalmaggioreturismo.it
Casalmaggiore è sede di un’altra “impresa” culturale unica al mondo nel suo genere e molto pittoresca: il Museo del Bijou istituito nel 1986 e concepito come uno “scrigno” espositivo dedicato interamente alla costume jewellery e in generale all’evoluzione dei gusti nella gioielleria e nella moda moderna. La fortunata conservazione di buona parte dei campionari prodotti tra il 1890 ed il 1960-70 dalle aziende di bigiotteria locali ha permesso la ricostruzione della storia dell’ornamento personale nel corso del Novecento, offrendo lo spunto per un lungo viaggio nel mondo della creatività italiana, che investe disparati campi d’indagine, dal fashion all’economia, dalla cultura alla società. Gli oltre 30.000 esemplari di “gioielli” in mostra nei loro plateaux consistono principalmente in: spille, collane, bracciali, orecchini, anelli, medaglie, gemelli, realizzati con materiali preziosi, semi-preziosi o non preziosi, aventi funzione decorativa e destinati a mutare secondo l’estetica della rispettiva epoca. Alla singolare raccolta appartengono anche numerosi macchinari ed attrezzi da lavoro, nonché decine di foto, memoria storica del “secolo d’oro” della città padana. Le aree verso le quali si indirizzava la produzione di bijoux casalesi erano non solo il mercato nazionale ed europeo, ma anche il Medio Oriente, l’America Latina ed il Centro America. Il Museo del Bijou è magnificamente allestito nel settecentesco collegio barnabitico di Santa Croce, a pochi passi dall’elegante Piazza Garibaldi con un’allure metafisica, che è il centro storico della città. www.museodelbijou.it
In quel gioiello architettonico che è il sopra citato ex-collegio dei Padri Barnabiti ha sede anche l’importante Biblioteca Comunale di Casalmaggiore (intitolata al letterato locale Anton Enrico Mortara), che custodisce oltre 40.000 volumi, di cui più di 7.500 dal XV al XIX secolo (derivanti dalle collezioni librarie degli ordini religiosi un tempo presenti in città, sfuggiti alle requisizioni governative, soprattutto a favore di Brera a Milano), una cospicua emeroteca ed oltre 4.000 fotografie che offrono un’ampia documentazione della vita e della storia locale dalla fine dell’Ottocento ad oggi. Negli splendidi ambienti di questo “tempio culturale” (1800 mq di superficie,220 posti a sedere), gli utenti possono contare anche su innovativi servizi multimediali ed innumerevoli iniziative tra cui presentazioni di libri, lezioni, workshop, progetti per bambini, mostre, proiezioni. La fondazione della Biblioteca Comunale risale al 1840, ma solo da una quindicina d’anni si trova nell’attuale sede dopo che questa è stata oggetto di un accurato restauro.
Del complesso barnabitico fa parte pure l’ex Chiesa di Santa Croce, dove ora sono ospitate l’Associazione Pro Loco, la Farmacia Comunale e l’ampio auditorium che l’Amministrazione Comunale utilizza per concerti, mostre ed eventi culturali. www.comune.casalmaggiore.cr.it.
Nell’edificio neoclassico (progettato da Fermo Zuccari) ex-residenza del pittore locale Giuseppe Diotti (1779-1846), che fu autorevole Direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo, è visitabile il Museo a lui intitolato, istituito nel 2007. Il Museo Diotti intende proporsi non solo come una pinacoteca dell’Ottocento, ma anche come una casa-museo volta a ricostruire l’immagine dell’atelier ed a restituire didatticamente il metodo di lavoro dell’artista. Il percorso prosegue in senso cronologico con la Galleria d’arte moderna che, su due livelli, raccoglie le opere più significative del Novecento di proprietà comunale o di recente donazione al museo. Il criterio di scelta degli artisti è legato soprattutto alla vocazione territoriale del museo, con l’obiettivo di documentare gli sviluppi di una “scuola” locale e il suo intrecciarsi con le grandi vicende artistiche nazionali ed internazionali (tra i pezzi esposti, opere di Marcantonio Ghislina, Francesco Antonio Chiozzi, Giuseppe Diotti, Paolo Araldi, Paolo Troubetzkoy, Tommaso Aroldi, Aldo Mario Aroldi, Amedeo Bocchi, Mario Beltrami, Gianfranco Manara, Tino Aroldi, Goliardo Padova, Palmiro Vezzoni, Ercole Priori). www.museodiotti.it
Il Teatro Comunale è un altro fiore all’occhiello di Casalmaggiore non solo per la sua sempre coraggiosa ed intelligente programmazione, la cui qualità è riconosciuta dalla critica nazionale, ma anche per l’elegante sede in cui è allestito. Inaugurato nel 1783 (realizzato su progetto dell’architetto Andrea Mones), è stato accuratamente restaurato 25 anni fa e riaperto al pubblico con successo. Classico teatro all’italiana, dotato di 368 posti tra platea, palchi e loggione, presenta una pianta a ferro di cavallo e tre ordini di palchi a cui fa da corona il loggione. L’assetto primigenio fu poi completato da una vasta sala con un’angusta balconata (la cosiddetta “fastassa”) adibita a balli e feste, oggi destinata ad accogliere rassegne espositive. Il teatro casalese toccò il massimo splendore nell’800 sull’onda dell’entusiasmo per il melodramma, ma è tuttora molto frequentato per le continue proposte di opere di interessanti (e di importanti interpreti) di prosa, danza, musica, compresi eventi per ragazzi, sempre all’insegna dell’innovazione e della lungimiranza. www.teatrocasalmaggiore.it
Oltre alle classiche kermesse popolari della Fiera di Piazza Spagna (in Luglio) e della Fiera di San Carlo (in Novembre) organizzate dalla Pro Loco – con mostre d’arte, convegni e momenti spettacolari tra cui la Sagra del Cotechino e del Blisgòn (tortelli di zucca), esposizione di macchinari agricoli, bancarelle, luna park – Casalmaggiore negli ultimi anni ha dimostrato una sorprendente vivacità culturale creando ex-novo altre manifestazioni di grande respiro come la Festa della Zucca, a cura degli “Amici di Casalmaggiore”: giunta lo scorso anno alla quinta edizione (in Settembre), si propone di valorizzare un prodotto tipico del territorio attraverso i piatti della tradizione, prevedendo mercati e mostre, performance musicali e culturali (spaziando da Cesare Zavattini all’arte contemporanea).
Non a caso, in concomitanza di questa manifestazione è sbocciata nel 2014 l’iniziativa di un festival dell’arte europea – “Brunivo Buttarelli and friends” (dal nome del celebre scultore casalese) – che ha visto in città la presenza di 67 artisti provenienti da tutto il mondo, le cui opere sono state esposte in varie sedi di prestigio.
In definitiva, Casalmaggiore sta dimostrando sempre più di voler fare dell’arte e degli eventi culturali il suo punto di forza, consapevole che la cultura è tale solo se, oltre a guardare al passato, sa dialogare col presente e puntare al futuro.
Per saperne di più sui vari eventi, http://casalmaggioreturismo.it