Bikini
Il costume da bagno femminile a due pezzi dovrebbe in realtà chiamarsi “pikini” (da pik = superficie e ni = noce di cocco), il nome che nelle Isole Marshall, nell’Oceano Pacifico, viene dato all’atollo da noi chiamato Bikini, dove gli USA svolsero vari esprimenti atomici negli anni ’50.
Esplosivo, in effetti, il bikini lo è davvero, fin dalla sua creazione nel 1946 ad opera del sarto parigino Louis Réard, che lo fece indossare alla spogliarellista di origine italiana Micheline Bernardini (in forza al Casino de Paris), visto che altre modelle, per pudore, non si presentavano.
Comunque, già nel XV secolo a.C., come testimoniano pitture parietali e decorazioni musive elleniche e romane, per le attività ginniche le donne portavano costumi a due pezzi che coprivano seno e pube, lasciando scoperto l’addome.
Nella cultura moderna il bikini trovò un suo ruolo relativamente tardi (si pensi che ancora nel ’51 venne bandito dal concorso di Miss Universo), affermandosi come simbolo pop solo tra la fine degli anni ’50 (il film “E Dio creò la donna” con un’atomica Brigitte Bardot è del ’58) e l’inizio dei ’60 (“sdoganato” dalla canzone di Brian Hyland “Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini” del 1960 e dalla pellicola “Beach Party” del 1963). E, comunque, gli venne sempre attribuita una valenza popolare, se non vagamente volgare.
Lontani erano i tempi in cui, come accade invece oggi, non manca film con “bellona sexy” in bikini (dalla burrosa Pamela Anderson di “Baywatch” alla tonica Halle Berry di “La morte può attendere”). Le icone del due pezzi restano, tuttavia, oltre alla Bardot, la scandalosa Marilyn Monroe di “Niagara”, la Raquel Welsh di “Un milione di anni fa”, la Ursula Andress di “Agente 007 – Licenza di uccidere”. A confronto, scompare la pur superlativa Naomi Campbell in trikini di Miss Bikini.
Superfluo aggiungere che la creatività degli stilisti contemporanei partorisce sempre nuove forme di mini-costume, dal monokini (il solo pezzo inferiore) al tankini (top + slip o tanga), dal trikini (bikini + pareo) al quadranga (reggiseno + slip con due elastici paralleli a lato). L’importante è che la tradizione bikiniana continui…