Borsalino boum
Milano Fashion Week febbraio 2019. Collezione Borsalino A/I 2019-20.
Rivediamo davvero con piacere una ricca esposizione di cappelli uomo e donna Borsalino, il brand nato dalle più abili mani da cappellaio Made in Italy. Ci troviamo in Via Sant’Andrea al numero 5, in un ambiente intimo ed elegante circondati da sinuose e fumose pamele con spille vintage, intramontabili panama, frizzanti Gatsby, bretton e homburg dai colori energici, tutti riflessi in specchi e allineati all’infinito sui muri.
Un rapporto diretto con l’estetica, la storia e la cultura del copricapo, capace di indurre forti reazioni emozionali, una sorta di sindrome di Stendhal da cappello.
Borsalino, nome iconico della moda che dal 1857 ha scandito i momenti più intensi e glamour del cinema, del jet set e del fashion style; ma in primis dell’artigianalità e delle mani sapienti dei suoi artigiani alessandrini che ancora oggi utilizzano macchinari storici del 1900 per la sfioccatura del pelo rendendo il feltro soffice e garantendo la qualità del prodotto finito.
L’idea della collezione sfrutta tutta l’energia e la curiosità del suo fondatore Giuseppe Borsalino, sognatore, globetrotter e modernista, sempre in linea con i cambiamenti culturali del suo tempo. E dalla joie de vivre del suo ideatore e della sua epoca fatta di cambiamenti improntati al futuro, si esprime questa collezione presentata in occasione della Fashion Week milanese.
Si riprendono i modelli iconici come il classico “50 grammi”, le amatissime e sempre chic cloche, il tradizionale Fedora, la bombetta e l’evergreen “Humphrey Bogart” in vesti più contemporanee dettate da tinte talvolta graffianti e cinte a contrasto, ma si aprono le porte anche a nuove espressioni dell’emergente fashion hats come i baseball cap tanto amati dai Millennials e i beanie, dove primeggia il logo del brand adagiato su foglie ricamate a contrasto.
Senz’altro una incitazione ad una visione più aperta e contemporanea del Borsalino storico.
Gli obbiettivi della collezione e del brand sono chiari: preservare la tradizione ma indirizzandola verso la contemporaneità e le nuove esigenze di mercato, affiancando ai modelli continuativi nuove idee e materiali, rinfrescandoli ed attualizzandoli.
Ci hanno colpito le nuove cromie avvolgenti, forti e brillanti come gli amaranto e i prugna, il blu royal, l’arancio zucca, il moka o il giallo mostarda e soprattutto i tessuti; dal prezioso cachemire, al trasformista velluto a coste che diventa trendy sugli ascot, la nappa, il pied de poule perfetto sui newsboy, e il double face. Non si fa mancare niente questa collezione autunno inverno 2019-2020, anche le impunture e l’interno sono haute de gamme, nessuna sbavatura.
Personalmente sono rimasta entusiasta dell’animalier rivisitato che si esprime in un maculato nuovo a cavallo tra le macchie canine del dalmata e quelle ocellate delle giraffe con un bel contrasto di cinta fucsia per la versione woman. La cloche di gusto retrò in questo pattern invita proprio all’indosso.
L’ultima collezione femminile ha giocato anche sulla lunghezza del feltro che si è leggermente allungato garantendo una ulteriore e piacevolissima sensazione al tatto, soffice ma allo stesso tempo consistente, ricco e contemporaneamente confortevole e adeguato alle esigenze di un cappello.
La realizzazione di un Borsalino richiede quasi sette settimane di lavorazione attraverso circa cinquanta passaggi produttivi che riescono a rendere il feltro qualcosa di attraente al primo tocco. E visto che in questo ambito la bellezza si è potuta davvero toccare, una menzione speciale alla morbidezza, il luxury e la fluidità dei nuovi “berretti” in nano-cachemire, caldo e idrorepellente, e quelli in feltro lapin, mix di velours e rasato, a coste dalla lucentezza sopraffina.
Dall’hashtag #SaveBorsalino all’imprenditore Philippe Camperio.
Si ricomincia.