Briciole di stile
by Simona Bersani
Piccole e spicciole regole di stile inframmezzate da citazioni più o meno famose per imparare qualcosa in più e, perché no, anche per sorridere un poco.
“GLI SPECCHI DOVREBBERO PENSARE UN PO’ PRIMA DI RIFLETTERE” (Jean Cocteau)
“¢ Se sei molto alta o con qualche chilo in più, scegli sempre una borsa grande. La proporzione risulterà, con il gioco delle misure, decisamente più armoniosa.
“¢ I gioielli importanti o scenografici si indossano da soli, su abiti semplici, privi di ricami e non stampati. Si eviterà così l’effetto “albero di Natale” e si renderà meno banale una mise basica.
“¢ Se la giacca o il cappotto sono sciancrati, sarà bene chiudere le tasche per evitare di usarle. In tal modo elimineremo il rischio di rovinare la linea affusolata del capo.
“LA MODA INVECCHIA, SOLO LO STILE RIMANE SEMPRE UGUALE” (Coco Chanel)
“¢ Grande sarà la soddisfazione quando, con un solo dettaglio nuovo -magari di quel colore cercato per più tempo e mai trovato prima, analogo a ciò che volevamo abbinare-, riusciremo a svecchiare uno o più pezzi del nostro guardaroba. A volte basterà una cintura, una sciarpa, un pezzo vintage. Così, ciò che ci sembrava quasi da buttare, prenderà nuova vita e si aprirà a nuove possibilità. Anche gli stilisti reinterpretano le medesime cose vincenti, a partire dagli archivi storici! Dior, nelle ultime sfilate a Parigi, ha interpretato in modo didascalico il più puro Dior anni cinquanta.
“¢ Cerchiamo di acquistare capi analoghi per tipologia, ma provenienti da diversi marchi. Il total look monomarca non dà adito alla fantasia e crea un’immagine rigida e soprattutto poco personale. Curiosità e ricerca sono una buona base del ben vestire.
“¢ I capelli raccolti daranno un’aria sofisticata ed elegante, sempre, soprattutto se indosseremo degli orecchini rotondi. Potranno trasformare il vestitino da ufficio frettolosamente infilato la mattina, nel più idoneo degli abiti per affrontare una serata importante.
” LA VOLGARITA E’ UNA FORMA DI BANALITA” (Gianni Versace)
“¢ Educhiamoci al bello, al bello e al ben fatto – così si dice all’estero del prodotto italiano -. Mario Boselli, Presidente della Camera della Moda Italiana, afferma che in Italia esiste l’effetto Rinascimento, che fa sì che il gusto sia predisposto a ciò per cultura oltre che per casualità. A volte è innato, ma spesso si può imparare, coltivando appunto il senso del garbo, dell’armonia, dell’accuratezza.
“¢ La moda, come ben sappiamo, ha bisogno di apparire, di esibirsi. L’eleganza no. Essa rifugge l’ostentazione e non rincorre le ultime tendenze.
“¢ La vera eleganza, per una donna e un uomo di classe, è il frutto del proprio modo di essere; è la capacità di passare inosservati, ma di lasciare dietro di sé quel quid impercettibile e significativo. E’ essere sé stessi, semplicemente.
Ciò vuol dire:
– adeguatezza (alla circostanze, al ruolo che si ha, all’età)
– coerenza (nelle scelte, nelle valutazioni, nell’affrontare i cambiamenti)
– stile (vestirsi e non travestirsi, attingere alla coscienza di sé, trascendere le emozioni e il fluire continuo di quelle mode che vogliono imporre e non proporre)
“¢ L’educazione e le buone maniere non hanno mai prezzo mentre la cafoneria e la trascuratezza, oggi come cent’anni fa, sono sempre gratuite.