Buona performance di Gianni de Benedittis ad Altaroma
Interpreta bene Gianni De Benedittis, del brand Futuro Remoto, l’ispirazione di Guillermo Mariotto, direttore creativo di Gattinoni, per la collezione presentata a Roma il 12 luglio presso il Casino dell’Aurora di Palazzo Pallavicini, a Roma all’interno di AltaromAltamoda
Ispirazione etnica per gli abiti, ispirazione etnica per i gioielli. Modernissima la realizzazione di collane e bracciali ma soprattutto orecchini che compongono la nuova linea Neografie. Raffinati oggetti in oro e argento. Grandi nelle dimensioni ma che si indovinano leggeri nel peso. Forme geometriche piane o tridimensionali costruite per assecondare il movimento così come è tipico dei gioielli tradizionali delle più svariate culture. Perché espressione di femminilità è la seduzione del movimento. L’abito femminile più bello è quello che per linea e per tessuto asseconda ed esalta il movimento del corpo, quello che crea intorno alla donna come una scia che non solo cattura lo spazio, ma che cattura e seduce, anche da lontano, lo sguardo.
Lo stesso effetto producono i gioielli di Gianni de Benedittis. Il movimento dei grandi orecchini richiama lo sguardo sul vis, sullo sguardo; ma sono anche un percorso, attraverso una leggera catena, lungo il viso, il seno, fino alla mano che ne sorregge l’ultima propaggine. Le grandi collane completano il decolté dell’abito ed accompagnano, senza sovraccaricare l’insieme, anche la più ricca scollatura dell’ abito da sposa; ma sono anche delicatissimo adorno, diafano quanto l’immagine della giovane sposa.
Meno suggestivi ci sono sembrati i due anelli, che pure vengono considerati i pezzi forte della collezione, l’Anello metro, un vero e proprio strumento tecnico di misurazione, realizzato in oro con cinque carati di diamanti; e l’Anello portarossetto, anch’esso in oro, con tre carati di rubini. Ad essi il designer ha assegnato un simbolismo: teorico all’anello metro, simbolo di evoluzione e di aspirazione alla crescita; una funzione pratica al portarossetto per venire incontro allo stile di minimalismo assoluto delle donne manager che vogliono fare a meno anche della più piccola pochette. In essi si riconosce il concept di riferimento di una parte della produzione di De Benetittis: il gioiello concepito non come assemblaggio di gemme e metalli preziosi, ma come adorno dinamico che si appropria del dinamismo dell’oggetto ispiratore; oggetto utilizzato nella quotidianità che viene decontestestualizzato ed elevato a oggetto di lusso.