Burberry style
Una collezione tranquilla e, come si conviene al momento, dal lusso riposante.
Se il futuro è incerto aiuta un tocco di nostalgia, volgere lo sguardo verso ciò che è passato e che si vuole riportare al presente. Cosa possono significare le t-shirt con i ritratti dei nobili inglesi del ‘500 se non la voglia di mettere insieme passato e presente?
Nell’era dell’informatica Christopher Bailey torna a rappresentare una grigia Inghilterra di inizio secolo -quella ritratta dal fotografo Bill Brandt, per ambientare i tanti elementi di eleganza british che caratterizzano le sue creazioni. A dare il clima sono i colori fumosi: i grigi (dal più chiaro ma comunque da cielo in tempesta, allo scuro antracite), il cammello, il prugna, i blu (notte e inchiostro), ecc.
Lo stile della collezione è tipicamente Burberry. Ampiamente segnato dal check nella nuova versione, nero antracite e bianco, creata da Christopher Bailey per la collezione maschile Burberry London primavera 2009 ed ora reinterpretato per la linea giovane Burberry Prorsum. A volte lo stilista con i quadri costruisce una calda sciarpa che diventa un elemento irrinunciabile (un must) dell’abbigliamento invernale, da portare su camicia bianca, completo scuro, oppure sotto il classico trench. Altre volte il disegno appartiene ad una camicia che accompagna un pantalone o completo scuro, il tutto completato da un berretto in stoffa che fa molto ottocento di Oliver Twist. Ecco qui un altro filo conduttore della collezione: il berretto, anche esso variamente portato, solo, con un completo, su un cappotto, su un trench. E poi anche i colli ad anello utilizzati come calde e voluminose sciarpe che vanno ripetendosi per mantenere l’armonia della collezione.
Casa Burberry suggerisce allo stilista un particolare per rompere la classicità di alcuni cappotti. Tra le pieghe posteriori del cappotto appare sorprendentemente un pezzetto della mantellina del trench: quello che sul davanti è fermato con un bottone per ogni spalla.
Altri segni caratteristici? La camicia bianca è in tessuto stropicciato con collo piccolo, oppure senza collo ed allacciata con un nastrino, a volte porta il papillon. Belle oltre che originali quelle che presentano un alto bordo in lana, lo stesso che ritroviamo sulle t-shirt con i ritratti, che riprende il disegno della maglieria.
Bailey gioca con i contrasti, a cominciare dalla silhouette che è extralarge in alcuni cappotti, nelle maglie, a volte eccessivamente lunghe. A volte affusolata, nei capospalla, soprattutto nelle giacche, ma anche in cappotti dal taglio classicissimo e dai dettagli super chic. Si diverte a rendere extralarge alcuni particolari che sembrerebbero intoccabili: gli scacchi tradizionali del disegno scozzese.
Accanto a tessuti più di tendenza, come il velluto stropicciato, compaiono i più tradizionali gessati, i tweed spigati. Accanto all’ottocentesco berretto e all’altrettanto ottocentesco nastrino per chiudere la camicia, accessori cult come stivaletti di vitello lucido, stivali in pelle con suola a carro armato in gomma, grandi borse con cerniera e guanti con polsini in maglia.
Quindi è ben definita la collezione nell’espressione del suo creatore “Nostalgia moderna”.