CANGIARI: l’etico luxury in passerella
1 0 dicembre 2015, ore 18,30 via Palermo, Roma.
Un tripudio di fulgide luci accoglie gli ospiti e proietta dorate scintille su di una passerella rosso scarlatto:… le danze per “Cangiari”, -in dialetto calabro cambiare- hanno inizio!
Cambiare … quale parola in questo periodo storico suona più melodiosa alle orecchie, se non questa? “cambiare” … quel desiderio di rinascita che grida nel petto più di ogni altro.
Cangiari è un eticoluxury brand che in partnership con ActionAid -istituzione impegnata nella lotta contro la povertà e nella integrazione di fasce deboli desidera illuminare con nobiltà d’ intenti, una capitolina serata prenatalizia.
Una moda etica improntata al rispetto della trasparenza dei processi di lavorazione, un prodotto puro e pregiato. Sono stati restaurati vecchi telai e cercate le ricette delle antiche filature a mano, tecniche dalla fragranza antica di un pane appena sfornato, patrimonio di valore inestimabile, ereditato all’antica Grecia e ai bizantini dalle donne calabresi, poi custodito e conservato con amorevole riguardo; patrimonio, oggi, riabilitato da Vincenzo Linarello, ideatore del progetto e titolare del Brand.
I materiali sono nobili: seta, lino, lana, cotone …. l’ambizione rilancia la purezza; l’onestà del filato l’etica, che tanto fa rima con estetica, e si esprime in un trionfo di bellezza e armonia; l’etica, che si racconta con quella letizia che emana dalle cose ben fatte, da un lavoro eseguito a regola d’arte….. Come la solenne levità che si legge sul volto di chi cura con disciplinata perizia la propria anima; come quel fascino soave che solo uno sguardo purificato può possedere.
Ospiti d’eccezione della serata la stilista Marina Spadafora : vincitrice, nel 2015, del prestigioso premio ONU :“ Woman Togheter Award” riconoscimento ottenuto per aver divulgato con il proprio impegno, valori etici, culturali e scientifici orientati allo sviluppo sostenibile e al rispetto della dignità umana.
E Il regista statunitense, Andrew Morgan, giovane marito e padre di quattro figli che, con la proiezione del suo film-documentario “The True Cost” -il vero costo-, focalizza l’attenzione sull’altra parte della medaglia: il reale, autentico, costo di ciò che quotidianamente indossiamo, di ciò che intasa i nostri armadi e di ciò che inquina i nostri sguardi, prima dei nostri corpi, troppo sovente ormai affaccendati a seguire vanità, ma poi distratti e inermi rispetto alle altrui vicende e vite.
Uno spaccato di realtà scioccante, uno sguardo aperto sullo sfruttamento lavorativo delle fasce deboli nei paesi poveri, un profitto realizzato al costo dell’altrui vita, una, sovente, riduzione a schiavitù.
Hanno sfilato giovani e morbidi corpi di donna, con su indosso una retrospettiva sui migliori capi delle scorse collezioni disegnati da vari couturier, oltre che dalla speciale maestranza di Marina Spadafora .
Sobria elegante e pulita la nuova collezione p/e 2016: un tripudio di pantaloni palazzo in morbida seta, bluse fluttuanti, abitini dalle linee a trapezio per il giorno e alla caviglia per le mise da sera, colori tenui e decisi al contempo, splendide giacche tessute a mano a telaio, superbi i filati, per un ensemble davvero di straorinaria maestranza artigianale.
Valore al merito di questa casa di moda venuta al mondo da appena 6 anni ma già tanto laboriosa e impegnata nel bene sociale, per un rilancio delle tradizioni che sottende al rilancio di principi e valori custoditi nella nostra piccola grande terra: l’Italia “il bel paese”…..!
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