Cecilia Battaini: le aspettative, i sogni, la tenacia di un giovanissimo talento
Una intervista interessante, che evidenzia i timori, le incertezza, le aspettative, i sogni di giovani talenti che si dedicano alla moda, ma anche la tenacia per arrivare ad esprimere con sincerità ciò che si ama. Cecilia Battaini è stata una nostra redattrice quando ancora era al Liceo; scriveva per Imore degli ottimi articoli per la rubrica Moda e Cinema, centrava naturalmente la sua attenzione sui costumi dei film, ma non tralasciava di raccontarne la trama; è stata anche una osservatrice attenta dell’abbigliamento delle star nei loro momenti ufficiali. Ora ha scelto di dedicarsi professionalmente alle stampe dei tessuti utilizzando il suo talento per il disegno.
Ci conosciamo da tanto tempo, ti abbiamo visto crescere ed affrontare le incertezze e le fatiche del tuo cammino professionale. Parlaci del tuo rapporto con la moda. Perché ti piace? Cosa ti ha convinta ad intraprendere questi studi?
Fin da piccola i vestiti mi hanno sempre affascinata forse già allora li vedevo come un potente ed efficace mezzo di espressione. Tutti ci serviamo dei vestiti per comunicare la nostra personalità ed i nostri sentimenti, così come per apparire in un certo modo, far sfoggio di determinate qualità che desideriamo sottolineare o di cui ci vogliamo mostrare provvisti. Per me vestirmi è una questione di espressione della mia personalità, ho bisogno che ciò che indosso mi faccia sentire a mio agio con me stessa. Nel corso degli anni io sono cambiata, così i miei gusti, ed anche il mio modo di vestire ha subito dei cambiamenti. Adesso sono arrivata ad un punto in cui ho pochi capi di vestiario ed tendo ad indossare sempre le stesse cose, perché devo sentirmi a mio agio nei miei panni.
Scegliere moda dopo il liceo è stato un azzardo che però mi ha ripagata. Provengo dal classico e conservo ancora un grande amore per le lettere classiche, ma desideravo mettere alla prova la mia creatività e così mi sono iscritta al corso triennale di Fashion Design all’Istituto Marangoni di Milano. Nel corso di quegli anni ho conosciuto persone con cui ho stretto legami fortissimi, ho messo alla prova me stessa e le mie capacità e visto più da vicino com’è veramente il mondo della moda, comunque durante l’intero corso ho nutrito forti dubbi se fosse la strada giusta per me.
Le tue aspettative sono in un certo qual modo cambiate una volta terminati gli studi?
Eccome! Sono entrata che sognavo per la mia vita determinate cose ed una volta uscita invece ne desideravo altre! Prima di iniziare mi vedevo aprire il mio negozietto di abbigliamento femminile sostenibile (il rispetto dell’ambiente, degli animali e delle persone sono sempre stati cruciali per me), lanciare così il mio marchio.
Studiando in accademia ho scoperto cosa significhi veramente lavorare ad una collezione di abbigliamento dall’inizio alla fine. A partire dall’ispirazione iniziale alla scelta di colori, tessuti, lavorazioni, stampe, fino al disegno ed alla composizione degli outfit finali. Questo processo mi ha permesso di scoprire quali fossero le parti che mi piacevano di più. Mi sono così appassionata alle stampe ed al disegno tessile in generale. Ho sempre amato disegnare a mano, soprattutto fiori, e le persone che mi stanno più vicine mi hanno spesso detto che sarebbe stato meraviglioso vederli ripetuti su un vestito, su una parete….. L’accademia mi ha fornito gli strumenti per realizzare ciò: le mie creazioni partono sempre da un mio disegno a mano che tramite programmi per computer come Photoshop oppure Illustrator trasformo in motivi che si ripetono all’infinito. Ma lavoro anche partendo da fotografie, creando collage oppure pattern (ossia motivi che ripetono all’infinito), che cerco su internet oppure che faccio io quando sono in giro. Perché l’ispirazione può venire da ogni cosa, che sia un fiore, un gioco di luci fra gli alberi oppure un motivo architettonico.
Quindi adesso ti stai specializzando in questo campo?
Diciamo di sì, sebbene credo ci si sia messa di mezzo anche la sorte. Infatti, dopo la laurea sono riuscita ad ottenere subito un colloquio di lavoro per Chiara Boni La Petite Robe, che cercava appunto un neolaureato che potesse lavorare alla creazione di stampe per il suo marchio. Era proprio ciò che volevo, perché sinceramente non mi ci vedevo molto a disegnare vestiti!
Adesso invece hai le idee più chiare?
Decisamente sì. Ho passato mesi e mesi ad interrogarmi su cosa volessi veramente fare, la risposta mi è arrivata all’improvviso, attraverso un’illuminazione, in un momento in cui stavo pensando a tutt’altro. Stavo dipingendo ed all’improvviso mi resi conto che era quello che avrei voluto fare per il resto della mia vita. Ho capito di voler dedicare la mia vita a ciò che amo di più, ossia disegnare, dipingere, scrivere racconti. Vorrei veramente poter vivere delle mie creazioni, vorrei veramente farle amare alle altre persone così come le amo io.
Quali sono i colori che preferisci?
Cosa sarebbe questo mondo senza colori? I miei colori preferiti sono l’azzurro, tonalità del cielo e del mare, ed il verde, associato alla natura in generale. Mi piace lavorare coi colori quando disegno, una delle sensazioni più belle del mondo è ritrovarsi le mani interamente coperte di colore! Inoltre i fiori sono di ogni tonalità; mi piace colorarne diverse varietà per giocare con i loro variegati toni; anche i colori che mi piacciono di meno acquistano una loro particolare bellezza sui fiori e sugli altri elementi della natura!
Un lavoro di cui sei particolarmente soddisfatta?
Ne cito due. Mi scuso se la mia risposta sarà lunga, ma mi interessa descrivere il lavoro che porta con se creare la stampa originale ed inedita per un tessuto.
Innanzitutto cito la prima serie di stampe a cui ho lavorato quando sono stata assunta da Chiara Boni La Petite Robe per l’autunno/inverno 2016-17. Oltre ad essere stato il primo progetto lavorativo a me assegnato, è stata anche la prima collezione di cui ho assistito al lungo sviluppo, che si è protratto per mesi con cambiamenti su cambiamenti.
L’ispirazione alla base è cambiata tante volte, condizionando il mio lavoro! Alla fine si è optato per una combinazione tra futuro, spazio ed architettura avveniristica. Siccome nella cartella colori i rossi la facevano da padrone assieme al nero, ho preso con fonte d’ispirazione il pianeta rosso per eccellenza, Marte. Ho cercato innumerevoli immagini su internet per creare collage fotografici da impiegare come stampe. Mi sono così concentrata su paesaggi naturali brulli e rocciosi; costellazioni, cieli stellati, fenomeni gassosi e galassie; architettura contemporanea di impronta futuristica. Il passo successivo è stato abbinarle e sovrapporle attraverso Photoshop, per poi passarle sotto vari filtri per creare effetti particolari. In questo modo ho creato le stampe che sono finite nella sfilata di New York, evento che mi ha veramente emozionata perché non avrei mai pensato di ottenere tale riconoscimento col mio primo progetto lavorativo!
La prima stampa rappresentava un’esile cascata che scorre attraverso la roccia nera e macchie di muschio rosso, un paesaggio vagamente extraterrestre, resa tramite l’effetto di un dipinto ad acquerello. La seconda, invece, raffigurava un veduta spaziale attraversata da costellazioni e gas, le cui tonalità di grigio, viola e rosso spezzavano il nero dello sfondo, e vagamente sfumata si intravedeva una collina ricoperta da alberi, creando così un’atmosfera onirica. La mia idea iniziale era che fossero stampe piazzate ma, una volta passati i file alla stamperia, questa li ha trasformati in pattern. Tuttavia sono comunque entusiasta del risultato!
Invece le altre stampe le ho progettate come pattern fin dall’inizio, ad esempio quella che crea una sorta di effetto rete, che ho realizzato a partire dalla foto di un ponte che aveva proprio l’aspetto di una sorta di rete dai fori ampi ed ovali. Attraverso i filtri ho ottenuto un aspetto grafico e bicolore, optando per rosso e nero. Tra le stampe che hanno sfilato, questa è l’unica finita in commercio e ne sono state realizzate anche altre versioni, col nero abbinato a viola, verde e blu.
Dopo queste stampe, mi è stato chiesto di lavorare ad altre apposite per la vendita, avendo come idea di partenza “fiori spaziali”. Mi è subito venuto in mente di creare collage fotografici con fiori come peonie ed orchidee su uno sfondo come ad esempio un cielo stellato attraverso dall’aurora boreale, per creare giochi di luce e colori. Il risultato sono state due stampe, stavolta moduli ripetuti attraverso un gioco di riflessioni: la prima presentava orchidee multicolore sfumate su uno sfondo raffigurante un cielo nordico attraversato dall’aurora, il cui effetto si moltiplicava grazie al riflesso dell’acqua nel lago nei toni di rosso, verde, viola e grigio; la seconda, invece, raffigurava un girotondo di peonie su una volta celeste attraversata da costellazioni luminose e fenomeni gassosi, e ne sono state realizzate due versioni, una rossa ed un’altra azzurra.
Come si esprime meglio la tua creatività?
Il mio primo grande amore rimane il disegno e di recente ho deciso di produrre delle serie, anche per inserirle nel portfolio. Solitamente disegno fiori multicolore ed occasionalmente animali in bianco e nero oppure illustrazioni per i miei racconti, ma un giorno mi è venuta l’idea di realizzare una serie di illustrazioni di moda diversificate fra loro ma unificate dallo stesso stile.
Per questo motivo la scelta migliore è stata ispirarmi ad un marchio ben preciso, in questo caso Gucci, per la sua natura di calderone straordinariamente ricco di ogni possibile riferimento ed ispirazione. Dopo aver definito il figurino (la base che ho sviluppato durante gli anni dell’accademia, non colorata e senza tratti del viso definiti, per permettere all’outfit di risaltare), ho scelto gli outfit da disegnare, ispirati dalle ultime collezioni del brand, e gli sfondi in cui inserirle, la parte senza alcun dubbio più complicata. Poiché per me l’essenza di Gucci è intrisa di romanticismo, vaga eccentricità e di atmosfere magiche e sognanti, ho voluto trasmettere queste mie stesse sensazioni nei miei disegni.
Così per primo ho disegnato un lungo abito bordeaux senza maniche con un fiore in vita di colore oro vivo chiaro accanto ad un antico libro aperto, come se fosse fuoriuscito da esso, allo stesso modo degli enormi fiori nelle stesse tonalità sullo sfondo bianco. Successivamente mi sono dedicata a qualcosa di più semplice, un vestito lungo color carta da zucchero sovrabbondante di ricami di ispirazione floreale e spaziale, a cui rimandano gli schizzi presenti in due angoli che risaltano sul fondale bianco. Sono poi tornata a fare qualcosa di più complicato quando ho disegnato un abito acquamarina corto con gonna svasata e corpetto allacciato come una camicia, collocato su uno sfondo di ispirazione architettonica che ho lasciato in bianco, interrotto da colonne ricoperte in alcuni punti da vegetazione, che ho colorato tranne che in qualche punto per dare un’idea di “non finito”.
Tutti i disegni li ho colorati interamente a matita , sfumando poi il colore con le dita, poi però ho deciso di sviluppare qualche altra idea modificando i miei disegni col computer. Ho così disegnato un vestito lungo verde con importanti applicazioni a forma di papaveri che poi al computer ho inserito su uno sfondo costituito da uno dei miei pattern personali, in questo caso papaveri per riprendere il tema presente sull’abito.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ciò che vorrei veramente è vivere di quello che creo. Il mio sogno più grande sarebbe passare le mie giornate a disegnare, creare stampe, realizzare dipinti astratti e scrivere racconti e vendere le mie creazioni, oltre che accettare lavori su commissione come freelance. Mi rendo conto che sia estremamente difficile, ma non voglio smettere di crederci e di provarci. Sarebbe meraviglioso creare una linea di stampe e pattern coi miei motivi floreali che disegno a mano oppure lavorare come illustratrice. Spesso li utilizzo anche per rivestire piccoli oggetti come scatole, biglietti e segnalibri che realizzo partendo da materiali di scarto. È un hobby occasionale che ho cominciato quando ho deciso di imparare a ridurre i rifiuti che produco, una delle mie tante follie dettate dalla mia passione per la natura e l’ambiente.
Sono sul mercato da pochissimo ed è naturale che faccia fatica ad emergere; ma se desiderate affidarmi qualche commissione non esitate a contattarmi!
Ma allora dicci come pubblicizzi le tue creazioni?
Per quanto riguarda il web, pubblicizzo i miei lavori su diverse piattaforme. Su ciascuna è possibile trovare i miei contatti. Una panoramica veloce la potete trovare sul mio profilo Instagram (https://www.instagram.com/cecilia.marta.battaini/), ma possiedo anche un mio sito (https://ceciprintsandflowers.wordpress.com/) ed una pagina Facebook (https://www.facebook.com/ceciprintsandflowers/), dedicata soprattutto alla vendita dei miei prodotti.