C’era una volta il trend
Decorando, Gitano, Zoolandia, Apocalisse, Parata, Industriando: sono questi i sei mega-trend del mondo fashion per i prossimi mesi secondo l’autorevole Women’s Jewelry Association Italy, che ha recentemente pubblicato il suo Quaderno Tendenze 2012 (a cura di StudioConcept).
Esaminiamo ad una ad una queste tendenze ed influenze in atto.
DECORANDO – “Alle atmosfere optical del primo ‘900, ricche di riflessi metallici, materiali preziosi ed incursioni fluorescenti, si mescolano macro elementi e fantasie maculate di provenienza africana, recuperando la lezione dell’antico Egitto con silhouette grafiche e bidimensionali, care ai mosaici bizantini e secessionisti”.
GITANO – “Ambientazioni gitane ricche di panneggi e grafie sovrapposte si gemellano con atmosfere anni ’70 dai contrasti maxi-mini, con decorazioni ricercate e iper-floreali ricche d’ingombranti preziosismi ammassati e stratificazioni romantiche rubate alla cultura popolare ed ai riti apotropaici”.
ZOOLANDIA – “Il mondo animale offre le sue campiture come modelli per nuove fantasie, insegna la lezione dell’indosso mostrando alternanze di forme ed assenze, riveste di epidermidi pregiate che ornano e valorizzano, creano opulenza e desiderio, senza rinunciare ad invenzioni fantastiche inimitabili e simboliche”.
APOCALISSE – “Un’atmosfera decadente e fatalista riscopre riti antichi, lavorazioni minuziose ricche di sentimento e significato, manipolazioni artigianali ottocentesche, evasioni fantastiche di corpo e mente, il potere dei simboli più tradizionali e la loro interpretazione contemporanea, racconti epici e futuristi”.
PARATA – “La ricchezza del segno conquista le superfici, decorando le livree pubbliche e quelle private, citando la cultura del nord e quella più lontana, reinventando i contatti e le distanze, fluida e continua, ricca, virile e prepotente, legando le parti e stilizzando racconti moderni ed antichi, nobilitando i materiali e gli accostamenti”.
INDUSTRIANDO – “La serialità del mondo produttivo post ‘700 racconta le sue contraddizioni, si orna di atmosfere romantiche e citazioni archeologiche, sdogana forme grintose e meccaniche sommando parti singole per formare l’insieme, rivelando l’opulenza ed il suo opposto, nobilitando materiali ed usi, contrapponendosi all’unicità”.
Di tutto un po’, ci verrebbe da commentare. Oppure: tutto e il contrario di tutto. Il fatto è che oggi – nell’epoca per eccellenza della precarietà, cantata già dal poeta Montale come “la musa del nostro tempo” – abbiamo bisogno di sperimentare cose nuove per rafforzare i motivi di speranza nell’avvenire, ma soprattutto avvertiamo l’esigenza di ancorarci a punti di riferimento più solidi, mescolandoli fra di loro, magari in modo nuovo, più rispondente ai bisogni attuali. Così, in bilico fra passato e futuro, fra locale e globale, cerchiamo di dare un senso al nostro presente, al nostro essere qui e ora, individui e comunità. L’importante è usare il pensiero, fare, anzi saper fare, coltivare il bello… un bello non fine a se stesso, ma specchio di valori più alti. Insieme. Con misura, cultura, sensibilità.
Ricordiamo, infine, che WJA Italy, a cui si deve l’elaborazione dei trend sopra descritti, rappresenta il capitolo italiano della Women’s Jewelry Association, organizzazione tutta al femminile che in USA vanta l’adesione di oltre mille iscritte, operanti a vario titolo nel settore della gioielleria. Si tratta, in pratica, di una rete “in rosa” dove le donne condividono esperienze personali e professionali, collaborando sinergicamente per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che la femminilità posta al servizio della cultura e dell’economia responsabile, può contribuire in modo efficace a promuovere la creatività italiana nel mondo generando nel contempo lavoro e opportunità.