Chemisier: l’estate addosso
Si conferma il capo di tendenza anche quest’anno, rivelando tutta la sua praticità e versatilità casual, ideale per un look facile tutti i giorni.
Lo chemisier, capo cult della bella stagione, sdoganato dai grandi stilisti dopo un periodo di oblio, è l’abitino di linea essenziale, con o senza colletto, chiuso sul davanti da bottoni, entrato in auge negli anni ’50 del Novecento allorché il New Look di Christian Dior ne fece un must-have del guardaroba femminile.
Aggiornato nelle fogge retrò a suo tempo tanto amate da dive come Sandra Dee e Doris Day, lo chemisier ora furoreggia sui set di “Sex and The City” e “Peyton Place”, conquistando bamboleggianti signorine bon ton alla Paris Hilton e finte educande onuste di dollari e in cerca di emozioni modaiole alternative.
Così, rilanciato in grande stile dall’attrice Zooey Deschanel nel film “500 giorni insieme”, si è rapidamente diffuso nel jet-set, sfoggiato da bellezze come Jessica Biel e Kate Welsh. In versione sexy, of course.
E sarti e designer dal gran blasone si sono subito tuffati in questo business di ritorno, da Hermès a Fendi, da Bottega Veneta a Ralph Lauren, da Burberry a Mango, solo per citarne alcuni.
Lino, cotone, seta, chiffon sono i tessuti più impiegati per la loro freschezza e leggerezza estiva, spesso stampati a motivi fantasia (sebbene quest’anno impazzi il total-white) e corredati da simpatiche cinturine. A completare lo chemisier-look, perfetti sono i sandali alla schiava o le infradito, ma una figura divina è garantita pure da calzature con un bel tacco. Splendida una gran borsa in paglia al suo fianco, così come gli si addicono dei vistosi maxi-gioielli o bijoux.
Sobrio nella sua essenza come una camicia maschile, lo chemisier vide i suoi albori già all’inizio del “˜900 con stilisti come Poiret e Worth, che ispirarono poi a loro volta sommi couturier come Chanel, Paquin, Lanvin.
Si tratta di un capo davvero alla portata di tutte le donne, anche le più formose, dal momento che cela le rotondità e le assottiglia. Inoltre, si può portare anche con i pantaloni, trasformandosi agevolmente in una morbida camicia sblusata, eventualmente con i primi bottoni slacciati e le maniche risvoltate fino al gomito. Non è da disdegnare neppure come abito da sera in versione minimal, magari scelto in versione nera, completato da abbondanti accessori.
Ma il vero trionfo dello chemisier ha luogo in spiaggia, dove esso si converte in splendido copricostume, creativamente flessibile ad ogni uso.
Insomma, se lo chemisier non ci fosse, bisognerebbe proprio inventarlo!