Cinema al Castello
“Ciack al Castello: 50 anni di Cinema al Castello Odescalchi di Bracciano” è il titolo di una mostra promossa dalla Principessa Maria Pace Odescalchi, ideata e diretta da Maurizio Conte, che vuole offrire ai visitatori una nuova chiave di lettura sul patrimonio storico e artistico del Museo del Castello, sulla sua lunga storia e sulla versatilità di una dimora storica imponente orientata alla diffusione e conservazione del proprio patrimonio culturale. Con una selezione di filmati, foto e costumi di scena l’esposizione rintraccia i set di film, fiction televisive e documentari girati nelle sale e negli esterni, spesso reinventati da registi e scenografi. La mostra, visitabile dal 20 giugno 2012 al 6 gennaio 2013, è realizzata dall’Associazione Culturale Opere e gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, della Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma e del Comune di Bracciano.
Il Castello Odescalchi, scelto come location per riprese cinematografiche, televisive e fotografiche sin dagli anni Cinquanta, vanta al suo attivo più di 150 produzioni. Il percorso dell’esposizione documenta ogni aspetto del dialogo, fra la macchina dei sogni rappresentata dall’universo cinematografico e questo luogo ricco d’incanto e di suggestioni. Grandi produzioni del passato per la regia di Jean Delannoy, Carol Reed, Francesco Rosi e Pasquale Festa Campanile accanto alle produzioni più recenti di Pupi Avati, Alessandro d’Alatri, Luca Lucini dialogano con fiction televisive di grande successo come “Coco Chanel”, miniserie televisiva della RAI, oppure programmi molto amati. Grandi attori e bravi interpreti tra cui Charlton Heston, Tony Curtis, Monica Vitti, Sophia Loren, Gina Lollobrigida fino a Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno e Massimo Ghini si ritrovano idealmente nelle sale e nei luoghi in cui hanno prestato il proprio volto a personaggi di ogni tipo e protagonisti di differenti epoche. Costumi di scena riprendono vita, affiancando le immagini e i video esposti nella mostra.
Il percorso si conclude con ‘Cinema’ di Roberto Capucci, un abito-scultura assolutamente unico in sauvage nero con una fascia avvolgente ad intarsi multicolore che suggerisce l’effetto di una pellicola cinematografica. La creazione suscitò grande interesse nella stampa internazionale nel corso della prima presentazione avvenuta all’Army National Guard Armory di New York nel 1985. Furono proprio i media statunitensi a soprannominare l’abito ‘The Movie’.
Capucci, grande amante del cinema d’autore, dello spettacolo e di ogni forma di espressione artistica ha dichiarato: «Sono particolarmente affezionato al Castello Odescalchi di Bracciano e torno con piacere a esporre una mia opera in questa suggestiva e grandiosa location dopo il successo della mostra ‘Sovrana Eleganza’ tenutasi nel 2009-2010. Un rapporto di grande stima e amicizia mi lega alla principessa Maria Pace Odescalchi, mecenate dotata di una profonda sensibilità artistica. Il Castello rappresenta un centro di raccolta unico di opere d’arte e di alto artigianato e il ruolo di primo piano, svolto nella storia del cinema italiano, è indiscutibile».
«Mi sono sempre definito un artigiano dello stile, puntando sulla qualità indiscutibile delle stoffe e delle tecniche di lavorazione e su una ricerca creativa costante» ha affermato Roberto Capucci, aggiungendo «mi sento vicino a questa mostra in quanto il cinema italiano si è sempre distinto non solo per le opere magistrali di grandi registi ma anche per la profonda attenzione riservata ad ogni dettaglio. L’eccellenza italiana si esprime nell’intelligenza acuta delle sceneggiature, nella qualità assoluta della fotografia, nelle indimenticabili colonne sonore, nell’artisticità delle scenografie, tra magnificenza e realismo e in una perfetta ricostruzione applicata, anche, alla creazione dei costumi». Il Maestro ha sottolineato: «Anche io ho vissuto l’incontro con grandi artigianalità del cinema: ricordo lo scenografo Riccardo Buzzanca che fece realizzare per me delle maschere in vetroresina, piccoli capolavori che hanno impreziosito alcune mie creazioni tra cui la ‘Donna Gioiello’ del 1984 esposta in modo permanente al Museo Fortuny di Venezia. Inoltre, in occasione dello spettacolo del 1986 “Questa è l’Arena, qui è nata Maria Callas”, ho realizzato i 12 abiti delle vestali per la “Norma” di Bellini in collaborazione con la Sartoria Farani: bellissime parrucche di capelli fulvi con un serto di foglie argento completarono l’opera grazie all’eccellente intervento di Rocchetti, specialista di acconciature per lo spettacolo».
Quindi l’arte di Roberto Capucci, basata su innovatività e ricerca, ben si accorda con l’omaggio tributato dal Castello Odescalchi di Bracciano a uno degli ambiti fondamentali dell’eccellenza italiana.