Cinquanta sfumature di rosso
E’ il maestro dell’eleganza per eccellenza e l’incarnazione autentica del made in Italy da 50 anni. Valentino Garavani è un genio della moda, lo sappiamo e non c’è bisogno di ribadirlo. Incantati davanti ai suoi abiti, non dobbiamo però dimenticare che, oltre ad essere un sommo creativo, egli ha anche dimostrato di possedere capacità imprenditoriali e manageriali eccezionali che l’hanno condotto (assieme allo storico partner di business e di vita Giancarlo Giammetti) ad adottare strategie sempre vincenti, fondate sui valori dell’innovazione, della qualità, dell’apprendimento continuo (tra l’altro, fu il primo couturier italiano a stipulare un contratto di licenza per la commercializzazione internazionale di prodotti con la sua griffe). Ora la Somerset House di Londra ne celebra i dieci lustri di fasti dedicandogli una sontuosa esposizione dal 29 Novembre al 3 Marzo, in cui sono “in vetrina” più di 130 modelli da sogno, indossati da icone mondiali della femminilità come Jacqueline Kennedy Onassis, Grace Kelly, Sophia Loren, Julia Roberts, Liz Taylor, Gwyneth Paltrow, per tacere di altre dive, principesse e first-lady.
La mostra “Valentino: Master of Couture”, curata da Alistair O’Neill, Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda in collaborazione con lo stesso Valentino e Giammetti, propone molti capi inediti accanto a quelli già noti, provenienti dalle passerelle, dai red carpet e da private clienti. Non mancano gustosi filmati che riprendono il dietro-le-quinte della maison e foto tratte dall’archivio personale dello stilista, così come non difetta una corposa citazione del “Museo Virtuale Valentino”, a cui è dedicata un’intera sala che attraverso contenuti interattivi e multimediali documenta l’immensa eredità di Valentino. Tra gli abiti esposti spiccano il modello vintage indossato da Julia Roberts in occasione del premio Oscar nel 2001, l’abito da sposa di Jackie Onassis proveniente dalla White Collection del 1968 (divenuta celebre per il logo impresso ‘V’, poi super-copiato) e quello della Principessa Marie-Chantal di Grecia, in seta avorio tempestata di perle, indossato in occasione del matrimonio con il principe Pavlos di Grecia nel 1995.
“Ognuno di questi modelli ha una bella storia,” ha affermato Valentino. “L’atelier li ha realizzati sapientemente a mano uno per uno, un lavoro che richiede ore, a volte giorni. I dettagli sono incredibilmente ricercati, sebbene gli abiti siano stati raramente visti al di fuori di sfilate ed eventi. Pertanto è un fatto straordinario riuscire a presentarli qui alla Somerset House, dove il pubblico ne può ammirare ogni singolo particolare”.
Il percorso della mostra si articola in momenti ben distinti e sui generis, che esaltano il ruolo del visitatore, a cui è data la possibilità di sfilare niente meno che su una passerella lunga 60 metri. Infatti per questo evento le Embankment Galleries della Somerset House si sono trasformate nel set di un raffinato defilé. Con un’originale inversione di ruoli, quindi, i visitatori prendono il posto delle modelle ed osservano il ‘pubblico’, che indossa capi Valentino. Segue il momento della couture, con mise da sera, abiti, tailleur-pantalone, minigonne, mantelle e caftani, per un intenso viaggio attraverso la moda dagli anni Cinquanta a oggi. Curiosità, i capi sono raggruppati per temi e non cronologicamente: ad esempio tonalità di bianco e nero, volumi e “rosso Valentino”, tutti esposti senza barriere perché si possa ammirare la straordinaria abilità progettuale ed esecutiva riposta in ciascuno di essi. Vengono poi l’atelier e le petites mains; infine una serie di filmati che mostrano nei minimi dettagli la maestria delle tecniche sartoriali applicate alla realizzazione di ciascun modello, tra cui la tecnica dei budellini, esclusiva dello stilista pavese.
Valentino a 80 anni è davvero una leggenda vivente e questa mostra d’oltremanica, ospitata nello spettacolare edificio neoclassico di Somerset House nuova sede della Settimana della Moda di Londra, lo certifica, rendendo giusto onore ad uno dei più grandi couturier di tutti i tempi, che nella sua carriera si è guadagnato importantissimi riconoscimenti: dalla nomina a Cavaliere di Gran Croce in Italia a Chevalier della Légion d’Honneur in Francia, oltre a numerosi premi nell’ambito della moda. Valentino, solo in apparenza “pensionato” (e malgrado la sua maison sia stata rilevata pochi mesi fa da una holding finanziaria del Qatar), continua a creare e a coltivare le sue passioni, incluso l’impegno umanitario, volto in particolare a promuovere iniziative di sensibilizzazione e di raccolta di fondi per aiutare concretamente i bambini malati di AIDS (nel1990 ha fondato per questo l’associazione LIFE – Lottare, Informare, Formare, Educare).