Colore, geometria e movimento per la P/E 2025 di Missoni
Una collezione P/E 2025, quella del direttore creativo Filippo Grazioli per Missoni che è di facile lettura, entusiasma e trasmette allegria.
Le note caratteristiche? Colore, geometria e movimento. L’ Heritage Missoni è salvo: sta nella geometria e in parte nel colore utilizzati in modo più moderno, più dinamico secondo una interpretazione più attuale da parte di Filippo Grazioli.
Lo zig-zag -il disegno chevron mutuato dall’architettura romanica utilizzato nei tessuti maschili come quelli aspina di pesce-, celebre pattern distintivo del brand, negli anni Sessanta è stato introdotto da Ottavio e Rosita Missoni nelle loro creazioni. E’ oggi, nella collezione Missoni P/E 2025 rivisitato con audacia, diventa tridimensionale, costruisce nuovi volumi, dà vita ad una nuova struttura dell’abito che, pur rimanendo aderente al corpo – i leggings sono il capo base-, si espande con il disegno zig-zag che si gonfia e si carica di colore. Appaiono anche piccole applicazioni geometriche in rilievo dello stesso tessuto che diventano piccoli volumi in movimento che fanno danzare l’abito e il corpo. Le illusioni ottiche non si fermano lì: nodi di tessuto fanno il corpino, mentre le frange dello stesso tessuto fanno la gonna; così nel capo bidimenzionale, abito o saprabito, saranno le frange a trasmettere il movimento, e regaleranno una nota etnica gradevole all’intera collazione.
L’altro elemento che ha sempre caratterizzato lo stile Missoni è il colore. Filippo Grazioli utilizza quelli primari rosso, blu, giallo saturi, ma anche bianco e nero, per colorare i suoi disegni di zig-zag espansi; diventano macchie di colore che risaltano in grandi losanghe sovrapposte a formare il corpino; oppure, sciolte da impicci di cucitura, coprono la gonna; nascoste fanno capolino sotto un soprabito scuro. Si fa ammirare, anche se non si tratta di qualcosa di nuovo, un abito corto ricoperto fittamente da ritagli di cerchi colorati. Naturalmente non è totalmente dimenticato anche il disegno chevrot sottile, quello per intenderci usato da Rosita e Ottavio; lì dove è colorato, il disegno è più acceso ed evidente.
Di forte impatto visivo i grandi gioielli, collane, orecchini, bracciali: gli orecchini sono figure geometriche solide; le collane sono rombi o grandi cerchi concatenati che si estendono fino al braccio in una soluzione veramente insolita.
Risultano fuori schema l’acconciatura, una tendina di frange, di ispirazione etnica che copre completamente o parzialmente il volto, assieme alle pellicce di maglia rigonfie portate su leggings o maglieria aderente che rompono l’ atmosfera realista che la geometria regala alla collezione per virare verso suggerimenti fantastici, ma forse inverosimili.