Enrico Coveri presenta una coppia strabiliante ed impeccabile
Presso l’ormai collaudato nuovo polo distaccato della moda in zona Tortona, si è chiusa in grande stile Milano Moda Uomo con la doppia sfilata Enrico Coveri autunno/inverno 2013/14. Lo stilista infatti, da qualche anno, si differenzia per unire in passerella gli outfit maschili a quelli femminili; positiva allora l’idea di fargli concludere la manifestazione: finite le giornate dedicate a lui abbiamo avuto un assaggio degli abiti per lei, pronti a gustare Milano Moda Donna il mese prossimo. Non è facile presentare insieme entrambe le collezioni, devono essere armoniche tra loro ma nello stesso tempo non contaminarsi troppo l’un l’altra; quest’anno Coveri ci è riuscito pienamente! La donna sperimenta i grigi e i tessuti di lui, senza perdere in vitalità e sensualità; l’uomo prova qualche fantasia e colori forti negli accessori, ma senza affatto risultare stravagante.
Spetta ad una stampa – immancabile in casa Coveri – l’onore di aprire le danze della griffe, come l’anno scorso fu per la figura ramata nera su fondo fuxia; creata nei toni del bluette, mixa disegni astratti a divertenti personaggi che sembrano usciti dai fumetti o da vecchi videogiochi. La ritroviamo su micro biker in pelle ed abiti femminili, su camicie e cravatte maschili; definendo una palette cromatica vivace ed originale, interrotta solo da qualche tocco di grigio.
La novità di quest’anno sta proprio nel casual grey; senza abbandonare il colore o le originali stampe, Coveri introduce un blocco di sfilata molto chic che ruota attorno alle sfumature dei grigi. La nuance è declinata nel guardaroba di lui su giubbotti in pelle, montoni e super casual montgomery in felpa, da indossare sopra a pantaloni formali sorretti da vistose bretelle; ed in quello di lei su capi must come il cappotto illuminato da una pioggia di micro paillettes, vistoso e metropolitano.
Si scivola quindi verso il mondo dei blu, quelli scuri, tipici del bel vestire maschile, dove trova spazio sia il completo formale quanto l’abbigliamento più sportivo. Fulcro del casualwear è la maglieria, che scherza a trasformare dinamicamente il guardaroba invertendo le usanze: se la maglia con cappuccio può essere il capo must di un weekend all’aria aperta, può anche essere riutilizzata indossandola sotto una giacca formale doppiopetto al ritorno in città; viceversa il classico cardigan può abbandonare il suo solito ruolo di sottogiacca e vivere di luce propria diventando, se indossato con camicia e cravatta che ne riprendono i colori, l’elemento principale di un look preppy style. In questo gioco di ruoli il classico cappotto lascia spesso il passo a una maglieria pesante o a giacconi tirolesi riveduti in chiave navy, per un comfort assoluto e massima protezione contro i rigori invernali. Freddi che la sua compagna combatte rubandogli i tessuti, per utilizzarli in mix materici su femminilissimi abiti smanicati – da indossare con appariscenti colli di volpe – o su mini tailleur.
Dopo il blue mood, il gioco passa a lei e la palette arriva agli immancabili viola e fucsia. Il colore simbolo di Coveri tinge cortissime gonne plissettate o con due file di bottoni che riprendono il concetto del blazer maschile. Lui è ricoperto di velluto, in tinta unita o in stampe che ricordano la carta da parati degli Anni ’70, modellato su giacche fitted, da indossare con dolcevita abbinato o in netto contrasto.
Calzature da donna con la D maiuscola sono i decolleté dai tacchi vertiginosi, (smorzati da plateau interni) nelle nuance di grigio, bluette e fucsia; polacchini o stringate in vitello spazzolato rigorosamente blu e nere, per il suo compagno. A completare i look, una vasta gamma di accessori, in cui l’imperativo categorico sono le stampe: vistose e decise rivestono iconici ombrelli e bauletti in pelle (che lasciano talvolta il passo anche a piccole buste con tracolla in vernice e cavallino). Gli occhiali dalle forme over arrotondate o a goccia si adeguano alle regole cromatiche della collezione; così come le micro cinture sistemate strategicamente a sottolineare il punto vita. Elementi must per una coppia che, se di giorno ama alternare sportswear e formale, quando si abbassano le luci e si avvicina la sera passa grintosa ad un look molto glamour.
Apre la passerella dell’after dinner l’immancabile blusa in paillettes fucsia, omaggio al capo che ha reso famoso Enrico Coveri in tutto il mondo, indossata con una semplice gonna in pendant. Di sera lei passa con disinvoltura dal corto, scegliendo abiti scultorei in raso con gonne volumetriche a palloncino, al vestito lungo, trasformandosi così in una vera star da red carpet, ammantata in cascate di chiffon che le avvolgono il corpo grazie ad abili giochi di plissé incrociati e accompagnata dal suo lui in elegante abito di velluto.
Una perfetta coppia quella disegnata da Enrico Coveri che stupisce anche sul finale; quando modelli, modelle e stilista compreso, solcata la passerella per il saluto conclusivo, non tornano indietro ma escono dal davanti meritandosi un ultimo applauso.