Creative District giugno 2018
Alla ricerca di talenti giovani italiani e stranieri per l’Alta Moda: questa la mission che “Spazio Margutta” si è dato attraverso il progetto “Creative District” alla sua IV edizione. Encomiabile il lavoro del fashion producer Antonio Falanga e della brand manager Grazia Marino volto non solo all’individuazione di promettenti creativi, ma anche a creare una tangibile possibilità di mostrare il loro lavoro in una manifestazione di una certa importanza come è Altaroma nel calendario di “Altaroma In Town”. Antonio Falanga si propone di volta in volt di trovare location appropriate e suggestive che diano risalto alle creazioni e appagamento ai giovani che vedono in ciò un evidente apprezzamento per il loro impegno. Per questa edizione di Creative Distrct, ha scelto lo storico chiostro dell’Angelicum.
Gian Paolo Zuccarello, Asia Neri by Irene Mattei, Aline Oliveira, Antudo, Dàvorin Cordone e Sosud by Mario Costantino Triolo: i sei nome scelto a dar vita ad una sfilata collettiva interessante, eclettica, con risultati disomogenei nelle sue diverse parti.
Accanto alla creatività già matura di Gian Paolo Zuccarello, ecco un lavoro ancora in salita per il brand ANTUDO di Andy Leone che deve ancora trovare il modo –troppo giovane per trovare in se stesso la maturità umana necessaria a questa operazione- di coordinare la sua passione per il Giappone con l’anima siciliana; ironica ma piena di ammirazione per l’epoca a cui si ispira, gli anni ’80, la performans di Aline Oliveira, drammatica e inquietante la rappresentazione della donna di Dàvorin Cordone; lodevole Asia Neri by Irene Mattei; interessante SOSUD OUVERTURE.
Gian Palo Zuccarello merita qualche considerazione in più. Ha la sua formazione di base come Maestro sarto presso l’Istituto “Artistico dell’Abbigliamento Marangoni” di Milano, dal 1996. Questo segna la sua capacità a realizzare abiti a mano secondo il rigore della tradizione sartoriale italiana: artigianalità pura e capacità di rendere riconoscibile attraverso l’abito una specifica personalità femminile. Lo dimostra con la Collezione Haute Couture F/W 2018-19 che presenta per Altaroma, in cui racconta bene il personaggio a cui dichiara di ispirarsi, una ballerina del Moulin Rouge che vuole essere ammirata per la sua bellezza non solo sul palcoscenico, ma anche per la sua eleganza. Una personalità che vuole essere protagonista, e vuol richiamare l’attenzione; ama le piume e i cappelli, i contrasti dei colori forti e decisi – bellissimi gli accostamenti cromatici, specialmente il viola-verde, ma anche giallo- bero, rosso-rosa, blu-ceruleo- veste tessuti pregiati come il cachemire puro, velluti di seta, mikado di seta, chiffon, pizzi, cristalli e paillette. La si potrebbe scambiare con una delle donne vestite da Paul Poiret agli inizi del ‘900
Seconda volta ad Altaroma con “Creative District” per Asia Neri by Irene Mattei. Dalla Siena dei ‘300 fonte di ispirazione per la precedente collezione di gennaio, dal rigore e semplicità degli abiti bianco/neri ispirati allo scudo della Citta la “balzana”, Irene Mattei con la Collezione Haute Couture F/W 2018-19 di Asia Neri by Irene Mattei ci immerge nel lusso e nelle stravaganze del XVII secolo in Spagna, ma avrebbe potuto dire anche della Francia. Si tratta di una ispirazione che la porta a concepire una collezione dai toni ridondanti e complessi. Con una certa ironia reinterpreta in chiave moderna il panier che sosteneva le voluminose gonne, facendolo diventare un pezzo decorativo, una sopra-gonna. Cappotti e cappe, in velluto, broccati e damascati in varie tonalità, sono arricchiti da frange e nappe che impreziosiscono i modelli.
Aline Oliveira presenta nella Collezione di Alta Moda F/W 2018-19, creazioni ispirate agli anni ’80 che li interpreta con la gioiosità della sua terra brasiliana. Vita alta, spalle esagerate, drappeggi, maniche bombate, ricordano gli anni della conquista femminile di un posto nel mondo del lavoro, ma con colori sgargianti e decisi come il viola, il lilla, il rosso, il bordeaux declinati nel cashmere, nel velluto e nella lana rasata. Gran finale con i voluminosi abiti da sera realizzati con tripla e cangiante organza, il cady di seta e preziosi ricami Swarovski.
Mario Costantino Triolo per Sosud Ouverture, dimostra buone capacità, sospeso tra ispirazione barocca – come nelle decorazioni, interamente ricamate a mano, che sono trasposizione delle linee architettoniche curve di chiese e palazzi nobili- e contemporaneità della donna che vuole vestire. Interessante la sua decisione nel sostenere che il concetto di alta moda non è da intendersi solo nella versione serale: è una espressione di buon senso e di realismo.