Da Coveri sfila il buonumore
Enrico Coveri chiude la settimana dedicata alla moda maschile facendo sfilare, come di consueto, sia l’uomo che la donna. Un’esplosione di buonumore, colori allegri e vivaci, stampe giocose e voglia di non prendersi troppo sul serio. La maison, che delle stampe ha fatto il suo tratto distintivo, ne disegna quattro inedite per la prossima primavera estate.
Si parte con un fondo bianco, su cui si stagliano coloratissimi pesciolini giocattolo. Per la donna il print è declinato su leggerissimi mini abiti in chiffon oppure su maglie abbinate a pantaloni monocromatici in nuance. Non solo: i pesciolini diventano accessori; decorano pochette e borse o si avvolgono attorno al collo diventando enormi ciondoli coloratissimi. Per l’uomo lo troviamo nei mini costumi da bagno, oppure piccoli richiami nei blazer verdi, azzurri o arancio, nelle polo piquet, o nei pantaloni fitted che si fermano rigorosamente sopra la caviglia: vivaci pesci sono appuntati al bavero della giacca, oppure cuciti a mo’ di stemma sulle polo, o ancora lasciati penzolare dai passanti dei pantaloni – come un portachiavi ribelle sfuggito alla tasca – perché in questa collezione tutto è gioco.
Attraverso elementi di continuità – leggere bordure in maglia a strisce arcobaleno – si passa ad esplorare il mondo sottomarino. La seconda stampa, a base rosa e turchese, reinterpreta la flora marina dei fondali. Conchiglie, alghe e coralli decorano caftani femminili e gli immancabili abitini, mentre per l’uomo impreziosiscono cravatte o cappelli – che non vengono indossati, ma sfilano invece portati a mano, o infilati distrattamente nelle tasche posteriori dei jeans – accendendo completi e camicie declinati nelle sfumature più tenui dell’azzurro.
Le stampe proseguono, ma questa volta è un ritorno: si tratta del print cake, diventato celebre alla fine degli Anni Novanta. Francesco Martini Coveri lo reinterpreta su base bianca o giallo sole, adattandolo alle contaminazioni del guardaroba maschile, dove volumi e lunghezze sono ridimensionati, e spuntano camicie di chiffon, tessuto rubato al guardaroba femminile. La donna è più discreta: spezza la stampa con i toni neutri del bianco e accessori in nuance, oppure indossa un solo elemento decorativo, ingrandito su maglie o abiti rivestiti di paillettes – l’unica cosa che ci è parsa veramente eccessiva in questa collezione.
Si conclude con il più classico print floreale, stavolta ingigantito e stilizzato. Ancora chiffon per lei, ma stavolta anche abiti più strutturati, dove i fiori si intersecano armoniosamente con il bianco puro. Lui sperimenta il color block dalle tinte decise e gioca con le lunghezze: blazer e bermuda o pantaloni lunghi e una insolita giacca a maniche corte. Per la sera base fuxia e micropois neri per lui e per lei.
Largo spazio ad una vasta gamma di accessori: oltre ai maxi bijoux, tanti occhiali da sole e da vista – da cambiare a seconda dei look, cinture minimal in vernice, stringate dai colori neutri per l’uomo, tacchi vertiginosi dai colori pop per la donna – arricchiti da fiocchi in stile cartoon. Per la sera, sorprendenti cerchietti-scultura che creano evoluzioni di pieni e di vuoti, perché non bisogna smettere di giocare e divertirsi, mai!