Dalla Spagna, Pilar Ruiz, vestitini color pastello
La seconda edizione di N-U-DE,New Upcoming Designer, passerella dedicata ai giovani talenti emergenti, ha visto il debutto a Milano di Pilar Ruiz, promessa della Moda spagnola, ma di formazione francese. Una collezione vivace, piena di colore, per donne giovani, che vogliono coniugare l’età con l’eleganza. Pilar Ruiz è una giovane promessa spagnola nel versante moda.
Ha presentato la sua collezione all’inizio di Milano Moda, primavera estate 2006. Nell’evento Nude New Upcoming designers. I nuovi talenti emergenti.
E’ bella, simpatica e concreta: “I miei tessuti sono tutti naturali. Per la primavera estate 2006 propongo la seta, il cotone, tessuti leggeri, portabili, belli”.
Per l’inverno?
“Colori un po’ più forti e tessuti come lana e cashemere”.
Non c’è il nero tra i suoi abiti? “Sono più vivaci i colori. E poi il nero non fa parte del mio stile”.
Ed è molto mediterranea in questo anche se i suoi colori sono smorzati. Hai scelto i colori chiari?
“Sì, sono i colori dell’estate, i verdi, gli arancioni. Per una donna romantica, non troppo aggressiva”.
Il rosso neppure c’è? “E’ troppo passionale. Preferisco una donna meno appariscente”.
Abiti morbidi, a fantasia scozzese, balze, ruches, ma anche con stampati, soprattutto fiorellini, e qualche swarosky applicato. Colori chiari: azzurro,bianco, tinte pastello.
E’ la ragazza della porta accanto, raffinata, sorridente, piena di gioia di vivere, a partire dal vestito. Sembra uscita da una bella fiaba. Titolo della sua collezione è d’altronde”La passione di vivere”.
E’ alla terza sfilata importante: Londra, Barcellona e ora l’Italia.
Nel back stage è sorridente, vestita di nero, un abito tra il casual e il romantico, capelli castani lisci e lunghi, look molto naturale: “Sono romantica e amo la vita. Per me Milano è il punto di partenza, è il centro della moda”.
Cosa vuol dire essere una donna di classe? Che consiglio dai alle ragazze e alle giovani donne?
“La donna di classe è un modo di essere se stesse, scegli in base a chi sei. Devi sentirti tranquilla quando porti un abito. Puoi essere di classe anche con un pantalone e una camicia”
Come hai pensato alla collezione?
“Non c’è una vera storia dietro la collezione. Quando disegno penso all’abito. Per esempio ho pensato a un paio di pantaloni e qualcosa di unico con i colori della primavera, a gonne morbide, forme che ingentiliscono”.
Ti sei ispirata a un periodo particolare?
“Mi piacciono come vestono le donne nei film anni 40/50: sono molto femminili. Anche i film degli anni 20 mi hanno ispirato”.
Aspirazioni?
Sorride. Pensa. Guarda in alto. Arrossisce. Ed è felice di essere a Milano a presentare la sua collezione, che ricorda un po’ Parigi dove si è formata professionalmente, e la solarità delle spagnole.