Diego Binetti e Jill Stuart a NY
Diego Binetti nato in Argentina, da genitori italiani, trasferito in Florida dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti International College di Miami opera attualmente a New York. Dopo aver lavorato come stilista a Milano, e come designer da Jill Stuart e Bulgari nell’agosto 2001 crea il brand Binetti. Nelle sue creazioni porta naturalmente la ricchezza delle diverse culturale su cui si è formato umanamente ed in termini estetici. Richiama l’attenzione la sua cura del dettaglio e l’accuratezza delle lavorazioni e l’impressione generale di femminilità delle sue creazioni.
Alla Fashion Week ha presentato una collezione in un format che ha ottenuto l’effetto di esaltare la sua creatività e convincere i visitatori.
Le modelle con lenti movimenti davano risalto ai dettagli dell’abito e degli accessori richiamando l’attenzione su anelli, bracciali, borse o particolari nascosti della struttura dell’abito e di evidenziare l’ attento lavoro. L’impressione d’insieme è di femminilità barocca, abiti lunghi leggeri di seta e organza sono arricchiti dalle stampe del tessuto a disegni floreali o motivi geometrici, da ricami e plissettature, paillettes e intarsi di pietre o di rame che decorano gli abiti. Gli accessori in rame, madreperla, dorati o argentati, completano e sovraccaricano l’insieme.
Le linee sono a volte voluminosa per la presenza di plissé e balze, ma prevalentemente scivolata, interotta da alte cinture molto lavorate con intarsi anche in resina e marmo, che sottolineano il punto vita
La paletta dei colori è tenue rosa pallido, tonalità di bianco azzurro, verde e giallo fino all’oro.
Per Jill Stuart il successo è arrivato grazie al film “Clueless” nella versione italiana “Ragazze e Beverly Hills” un film del 1995 parzialmente ispirato dal romanzo Emma scritto da Jane Austen nel 1815 e nasce da lì, e solo due anni dopo il lancio del brand, la sua notorietà internazionale ed il suo successo economico non solo negli Stati Uniti, ma anche in Asia. Prodotti di bellezza, profumi, ed accessori, borse, scarpe, gioielli, orologi, abbigliamento da bambini, abiti da sposa, completano la gamma di creazioni di questa stilista che spazia dal pronto moda a numerose collezioni di pret-a-porter. Nel 2007 ha lanciato una seconda linea chiamata Jill di Jill Stuart destinata ai mercati coreani e giapponesi; e poi nel 2010 la collezione più economica Jill Jill Stuart disponibile presso i principali grandi magazzini come Macy’s e Bloomingdale’s; ultimamente ha voluto l’apertura del Jill Stuart caffè.
Tra le sue clienti Madonna, Jennifer Aniston, Angelina Jolie.
La collezione non è sembrata particolarmente interessante, ma in clima di austerità offre un buono spunto per risolvere il dilemma, tutto femminile, della possibilità di utilizzo dello stesso abito in occasioni diverse. Jill Stuart sembra suggerire abiti che possono andare bene, in ufficio e per un cocktail, l’unica variante nei due momenti deve essere il rossetto. La silhouette è classica, gli abiti sono sopra il ginocchio, ma più frequentemente la gonna è longuette. La paletta dei colori è tenue con qualche punta di nero, e qualche interessante stampa nera su tessuto avorio in abiti leggeri e facilmente portabili.