Dissolvenze: Premio Mantero per l’Arte Giovane
Un connubio tra arte e moda all’insegna di una scelta etica fondata sul riutilizzo del tessuto. Una sfida a giovani artisti emergenti, chiamati a creare opere originali attraverso il recupero e la reinterpretazione di tessuti rimasti inutilizzati durante i processi di lavorazione industriale.
L’iniziativa si inserisce a pieno titolo nella filosofia di Mantero, che si muove tra i due poli della tradizione e dell’innovazione,
Dissolvenze: Premio Mantero per l’Arte Giovane By Valentina Pozzoli Apr 29, 2005, 17:52 |
A distanza di un anno dall’apertura del silk concept-store “La Tessitura” (Viale Roosevelt, 2/A, Como) e dalla promozione di un proprio marchio di accessori per l’abbigliamento e la casa, Mantero Seta è tornata a far parlare di sé grazie al “Premio Mantero per l’Arte Giovane”.
Con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, l’azienda ha, infatti, lanciato una sfida a giovani artisti emergenti, chiamati a creare opere originali attraverso il recupero e la reinterpretazione di tessuti rimasti inutilizzati durante i processi di lavorazione industriale.
L’iniziativa si inserisce a pieno titolo nella filosofia commerciale di Mantero, che si muove tra i due poli della tradizione e dell’innovazione, riuscendo a mantenere inalterata l’alta qualità del prodotto, pur aprendosi alla sperimentazione e ad una continua contaminazione con il mondo dell’arte. Le selezioni del concorso, cominciate nell’ottobre 2004, hanno portato la giuria alla scelta di dieci finalisti, i cui lavori rimarranno esposti fino al 7 maggio nella Gallery del silk concept-store, all’interno di una mostra curata da Roberto Borghi ed aperta al pubblico tutti i giorni, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 20.
E’ già stato annunciato il nome del vincitore: si tratta dell’italo-spagnolo Renato Jaime Morganti. La sua opera, Dissolvenze, rievoca il processo di stampa su tessuto ed è stata realizzata montando delle barre Led su un telaio dismesso: in questo modo la luce, che filtra a intermittenza dalla stoffa, genera sulla sua superficie dei disegni geometrici, lievemente accennati.
Al secondo e al terzo posto si sono invece classificati Andrea Carini con Senza titolo e Barbara De Ponti con Azzurro Cielo, che hanno considerato il tessuto – spiega Borghi – come “una fonte di linee da far convergere in divagazioni architettoniche”.
Per chi volesse ulteriori informazioni, rimandiamo ai siti Internet www.latessitura.com o www.mantero.com.