… E sulle pareti fioriscono gioielli
Riesce sempre a stupirci e ammaliarci il Museo del Bijou di Casalmaggiore (CR) con le sue mostre originali e intelligenti. Lo fa anche stavolta con la rassegna espositiva “Gioielli da parete” (fino al 28 luglio) che presenta le “preziose carte di Debora Benvenuti per lo stilista russo Valentin Yudashkin”, come recita il sottotitolo. Si tratta infatti degli straordinari disegni di rivestimenti murali della giovane designer Debora Benvenuti, la quale col suo lavoro è riuscita a guadagnarsi l’ammirazione e la stima dello “Zar della Moda” Valentin Yudashkin, il primo stilista russo che post-Perestroika ha saputo conquistare fama a livello internazionale, spaziando dall’haute couture agli accessori e da ultimo alle carte da parati.
Le tappezzerie ideate da Debora Benvenuti sanno coniugare, in effetti, l’arcano magnetismo e l’opulenza della Russia imperiale con la magnificenza multicolor delle gemme e la qualità del design italiano più creativo, in collezioni di grande appeal a cui lo stesso Yudashkin ha voluto conferire massimo risalto a Mosca di recente. In verità quelle di Debora, più che carte da parati, sono “arte da parati”, che consentono di personalizzare gli interni con un décor vivace, tra accenti neobarocchi e romanticismi hi-tech.
Così l’estro creativo della Benvenuti non poteva che incontrare il gusto del versatile couturier russo per la sua impronta “classica con brio” ricca di raffinati richiami decorativi alla natura, con note floreali che evocano una misteriosa bellezza, più che armonia, fatta di equilibri tra eleganza e audacia.
Esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore sono alcune delle sue più sorprendenti e suggestive carte da parati ispirate ai bagliori di metalli e smalti, al luccichio delle pietre preziose, ai colori dei cristalli, alle più varie fogge dei bijoux, che trasportano sulle ali della visione e dell’emozione nel dorato mondo della Russia zarista.
Debora Benvenuti, nata a Casalmaggiore nel 1986 e formatasi all’Accademia di Belle Arti di Milano, è un’artista eclettica che ai bijoux ha sempre dedicato un’attenzione speciale, cimentandosi in particolare negli ultimi anni alla grafica e al design, per poi esporre le sue opere in stampa digitale in numerose mostre. Il contesto però che ha valorizzato maggiormente il suo talento singolare è la collaborazione professionale con l’azienda Emiliana Parati, con sede nella sua città, leader in Italia nei rivestimenti murali e nota anche per realizzare carte su commissione di prestigiose maison di moda (tra cui Roberto Cavalli, Blumarine, Gianfranco Ferré e il già citato Valentin Yudashkin). Protagonista nel mercato di alta gamma, Emiliana Parati si distingue per l’utilizzo fantasioso, nei suoi prodotti, di glitter, pigmenti perlati e metallizzati, declinando il proprio stile anche con l’inserto di autentici cristalli.
Afferma Debora: “Alla base dell’ispirazione di ogni collezione Valentin Yudashkin Wallpaper c’è sempre il richiamo alla sua arte e ai suoi incantevoli abiti. In questa collezione abbiamo unito la straordinaria bellezza degli abiti V.Y alle deliziose strofe delle poesie di Pushkin. Proprio il poeta Pushkin è stato un frequentatore dell’incantevole dimora dove Valentin Yudashkin espone, come in un vero e proprio museo, i suoi abiti. Abiti con particolari gioiello, gli stessi che si ritrovano sui parati di questa collezione; parati ricchi di rifiniture preziose, realizzati con cura in ogni minimo dettaglio e con l’eleganza e la seduzione che si può trovare leggendo una poesia del poeta. Da questo trio vincente, nasce questa collezione: un mix di moda, letteratura e abilità, quella con cui Emiliana Parati crea carte come veri e propri gioielli, che possono dare ad ogni dimora il magico tocco firmato Valentin Yudashkin”.
La mostra “Gioielli da parete” è parte del calendario dell’azzeccata manifestazione culturale “Stupor Mundi” che quest’anno prevede vari eventi in omaggio alla “Grande Madre Russia”: un viaggio di eccezionale interesse nel vasto e poliedrico Paese europeo, fatto di arte, cinema, danza, fotografia, musica e letteratura, non escluse alcune iniziative per i più piccoli.
Ricordiamo infine che il Museo del Bijou, unico nel suo genere in Italia e non solo, ha aperto i battenti nel 1986 a Casalmaggiore (storico distretto produttivo di bigiotteria nato nel XIX secolo) ed attualmente ospita più di 20 mila pezzi di bigiotteria risalenti al periodo tra la fine dell’Ottocento e il volgere del nuovo millennio.