Eleganza e comfort per Luciano Soprani
Luciano Soprani torna a sfilare sulle passerelle di Milano Moda Donna. La maison punta per il prossimo autunno/inverno 2010/2011 sui suoi vecchi cavalli di battaglia, come l’abbinamento maschile femminile o il patchwork di elementi, per creare un guardaroba ricercato, senza però perdere l’identità classica ed elegante e caratterizza il suo marchio.
L’idea alla base della collezione è “tonare alle origini per creare un’eleganza senza tempo”. Da questo spirito Luciano Soprani, come aveva fatto anche nelle scorse stagioni, crea uno stile sobrio, comfort, dove ad esempio i tacchi alti non sono contemplati, senza che il look, almeno in passerella, appaia meno sofisticato ed elegante.
Particolari sono la commistione di elementi e alcune scelte stilistiche: ad esempio, le stringate basse abbinate a lunghi abiti da sera, che rubano la scena ai tacchi vertiginosi, e ancora, alti stivali da cavallerizza ma rigorosamente rasoterra. Bisogna ammettere che in effetti la silhouette delle modelle lo permette, la scelta apparirebbe più rischiosa con un fisico diverso.
Il passaggio day into evening e day for two diventa la chiave per raccontare la rilettura contemporanea dello scambio fra capi maschili e femminili: la giacca da uomo viene indossata non per un gesto di galanteria, ma come pezzo appositamente scelto del look.
Le forme in generale sono quasi oversize, i cappotti e i trench dalle silhouette morbide.
Soprani gioca con sovrapposizioni trompe d’oeil per un effetto coccon, e ancora effetto leather per i giacchini ipergrafici in lana-rafia. Blazer doppiopetto e dettagli army, lunghi imper morbidi come vestaglie.
Tanto panno, lane stretch, e double con flash di ricami per sottolineare i dettagli.
La palette dei colori spazia nel mondo dei grigi, si sofferma su cammello ed ecrù, sposa olio e cobalto, e poi si accende di rosso, marrone e rosa. Molti giochi di contrasti cromatici e di tessuti antagonisti che vivono nello stesso capo. Mosaici di pallette appoggiati su una spalla o una manica.
I celebri finestrati tornano con una mano quasi sportiva, sugli abiti ma anche sui guanti. Raffinati i materiali dipinti a mano, come acquarellati sulla pelle.
E poi un mondo di accessori patchwork: come i guanti con incastri di pellami e i colori come una tela di Mondrian.