Elena Mir²: ovvero miglioramento in corso
Migliora, ma ancora qualche errore nella collezione Elena Mirò. Alla Miroglio il merito di aver dato l’avvio ad una presa di considerazione delle taglie forti. Qualche stagione fa,con la prima presenza a Milano Moda Donna di una collezione Elena Mirò, fu operato lo spostamento della linea dal campo dell’abbigliamento al fashion.
Alla Miroglio il merito di aver dato l’avvio ad una presa di considerazione delle taglie forti. Qualche stagione fà ci fu la prima presenza, a Milano Moda Donna, di una collezione Elena Mirò operando così lo spostamento della linea dal campo dell’abbigliamento al campo del fashion.
La collezione non ci piacque e preferimmo non scrivere nulla e rimanere in osservazione per qualche altra stagione. L’errore fondamentale che rilevavamo era che la collezione si reggeva sull’idea di una semplice trasposizione, a taglie più alte, di una creazione di base, senza tener conto dellle reali necessità e aspirazione di una donna che veste una ’46-48. Sembrava che la preoccupazione fosse solo dimostrare che la donna con qualche chilo in più poteva essere ancora sexy, a base di mantenere stretti gli abiti e le scollature profonde. In qualche occasioe veniva aggiunta una cintura a sottolineare il punto vita, evidenziando quindi i centimetri in più. Non sembrava ci si fosse resi conto che un abito stretto su un taglia abbondante ha il difetto di crere tutta una serie di pieghe che sono fastidiose e mortificanti per chi lo indossa. Unica nota positiva i colori brillanti, ma anche quì senza tener presente che alcuni colori hanno la virtù ottica di aumentare il volume.
Con la collezione primavera estate ’08 abbiamo cominciato a vedere qualcosa di meglio.
Un bell’abito a righe convergenti, un bel tailler pantalone beige con sotto blusa a ricami cristallo; uno spolverino chiaro con polsi e collo sempre con ricami cristallo; un bel pantalone al ginocchio,con giacchino media lunghezza aperta e ricamata a lustrini; un bomber senza maniche nero elegante impreziosto da crsistalli scura, un costume intero d tendenza, ecc.
Un abito di seta chiaro con un bel disegno rado a fiori grandi e dal disegno leggero,che scende morbito senza segnare eccessivamente, ecc.
Facciamo, però, alcune considerazioni che potrebbero essere di aiuto a migliorare ancora la collezione.
Da evitare le balze nere di tulle anche se sottili e leggere; comunque sottolineavano il corpo in un punto importante, e trattandosi di linee orizzontali, anche se nero su nero, la figura appariva inevitabilmente allargata.
Non adatti sono sembrati gli abiti sblusati che stingendosi con una larga fascia sulle cosce, rischiano di spezzare la figura e aumentare il volume della parte bassa del busto. Meglio non aggiungere sottolineature di righe orizzontali in vita o sui fianchi. No gonne strette di lunghezze a metà coscia che tagliano la linea delle gambe.
Insoma l’impressioe generale è la volontà di evidenziare le forme, sottolineandole: seno con profonde scollatue, fianchi, gambe. Ma ciò, anche se è sexy, non sempre è esteticamente accetabile.
Infine un piccolo suggerimento per le modelle: indossare un body; non è mai bella, neppure per le più magre, la carne in movimento.