“Espiazione”. Negli abiti i colori della personalit
Dopo il tubino nero, l’abito verde. Il vestito che Keira Knightley indossa in Espiazione, il film di Joe Wright, tratto dal romanzo di Ian McEwan, è valso una nomination all’Oscar alla stilista Jacqueline Durran e un sondaggio del magazine Instyle e Sky movies lo ha consacrato come migliore costume della storia del cinema. Keira Knightley veste i panni di Cecilia Tallis, un personaggio forte e passionale che ha appena terminato l’università, e non sa cosa fare della propria vita. Vorrebbe andarsene da Villa Tallis, ma allo stesso tempo non lo vuole. Sarà l’amore a farla diventare più decisa. Nel giro di una sola giornata, sembra accorgersi dell’esistenza di Robbie, che conosce da sempre, ma che ora vede sotto una nuova luce. Se nel pomeriggio non lo poteva sopportare, la sera si ritrova innamorata di lui. Quando lo arrestano, rompe ogni legame con la famiglia: se ne va di casa e comincia a lavorare come infermiera, aspettando sempre il suo Robbie di ritorno dalla Francia.
Nel libro, la parte in cui Cecilia sceglie cosa indossare per la cena è una delle più riuscite del romanzo. Il film non si dilunga più del dovuto, ma il vestito verde viene descritto minuziosamente. Il colore non è stato scelto a caso: la prima cosa che viene in mente è la speranza, di un futuro migliore, nel caso di Cecilia. Ma nella rosa cromatica il verde è anche il colore legato all’equilibrio, tanto che viene suggerito in situazioni di agitazione emotiva e psichica. Inoltre, simboleggia il rinnovamento (nel caso del film è probabilmente riferito al desiderio di Cecilia di andarsene e cominciare una nuova vita da adulta) e comunica una personalità solida.
Briony, interpretata da Saoirse Ronan, è una bambina che si sta avvicinando all’adolescenza e fin da piccolissima sogna di diventare scrittrice. La sua fantasia sfrenata a volte la porta a vedere le cose non per quello che sono realmente, ma per quello che pensa che siano. Convinta di sapere tutto della vita a 12 anni, ritiene che l’unica spiegazione possibile per lo strano rapporto che vede instaurarsi tra Robbie e la sorella Cecilia sia la morbosità. Capirà di essersi sbagliata solo una volta cresciuta. Abbandona l’università per fare l’infermiera, come Cecilia, con la quale cerca di mettersi in contatto, per chiederle perdono. La troverà, dopo diversi tentativi, a Londra, assieme a Robbie in congedo dalla guerra, ma non avrà mai il coraggio di affrontarli. Salvo poi trovare il modo di espiare la sua colpa, con un libro in cui concede ai due il tempo che ha loro tolto.
La Briony bambina e quella anziana sono sempre vestite di bianco, tinta associata alla purezza e all’innocenza. Nel film, quindi, la scelta di questo colore presagisce l’innocenza che la sorella di Cecilia perderà da bambina e di quella che cercherà di recuperare da adulta.