Eticlò, Muusa, Francesca Marchisio ad Altaroma: etici, moderni e consapevoli
Tre ambiziosi e giovani brand hanno sfilato in occasione dell’ultima Kermesse di Altaroma – Eticlò, Muusa e Francesca Marchiso-, tutti dotati di un’influente anima creativa e personalità; tutti accomunati dal forte desiderio di contribuire alla salvaguardia del pianeta attraverso una produzione responsabile e ecosostenibile. Tutti e tre hanno scelto una filiera di produzione integralmente italiana, tutti e tre collaborano solo con aziende certificate e rispettose degli standard di garanzia stabiliti dal governo per garantire un lavoro etico. Tutti e tre hanno scelto di utilizzare, per la produzione dei capi, materiali nobili certificati e fibre naturali come la seta, il cotone organico, il lino e il cachemire. Tutti e tre promuovono il concetto di durevolezza del capo oltre le stagioni e oltre le mode, in sintonia con il principio di evitare sprechi e non appesantire ulteriormente il pianeta.
S’intitola “Biodiversity” la collezione di Eticlò -sintesi da “ethical closet”, armadio etico-, una narrazione di equilibri che preannuncia la stagione AI/ 2022-2023. Il brand, ispirato da una femminilità moderna e indipendente, indaga sul rapporto tra individuo, società e pianeta, raccontando, a modo suo, i classici del guardaroba italiano. Eticlò rappresenta il suo ethical closet attraverso un approccio responsabile, attento alla materia prima e rispettoso della filiera della produzione socio-economica con l’obiettivo di creare in modo coerente con la propria filosofia. Il processo di creazione evidenzia una delle linee guida più importanti del pensiero che sta a monte della scelta produttiva effettuata dal brand, ossia la durevolezza di capi senza tempo, che non passano di moda, che possono essere indossati per più di una stagione: in questo modo oggi è possibile scegliere un abbigliamento consapevole e naturale senza rinunciare allo stile e al design.
L’impronta stilistica della collezione è caratterizzata da un eco internazionale, volumi ampi e confortevoli delineano la versatilità dei capi. Tonalità eleganti e ricercate esaltano la qualità e lo stile. La densità materica delle fibre rispecchia la maturità e la conoscenza approfondita del prodotto attraverso una selezione di purissime lane vergini ecologiche provenienti dallo storico Lanificio Bottoli a Serravalle, i cotoni sono biologici e certificati GOTS, e le altre fibre nobili di origine controllata e tracciabile. I toni maschili della camiceria e i pantaloni descrivono l’animo minimalista ed essenziale del brand; il gioco di sovrapposizioni trae ispirazione dalla biodiversità della natura e della società.
La sostenibilità è al centro anche della filosofia di Muusa. I suoi filati nobili, pregiati e naturali rappresentano i codici distintivi del brand, dalla morbida leggerezza del cachemire alle lavorazioni tridimensionali in connubio con del filo d’argento dalle caratteristiche curative, antibatteriche, antistatiche e regolatrici. Muusa rappresenta l’eccellenza umbra e propone una collezione dal carattere orientale fatta di stili multifunzionali caratterizzati da una minuziosa attenzione ai dettagli. Ogni pezzo è unico e tutte le finiture sono fatte a mano. I capi sono lussuosi, avvolgenti, in sintonia con il corpo. Gli scialli sono come tele e i kimono delle armature eteree. La leggerezza delle fibre naturali oltrepassa le stagioni e i capricci della moda. Versatilità, qualità, etica e benessere sono l’essenza di Muusa che estende la propria collezione all’infanzia, proponendo piccoli capi per piccoli corpi, in morbido, carezzevole e nobile cachemire pronto ad avvolgere e confortare con l’ambizione di un tenero abbraccio materno.
Francesca Marchisio, combina il ready-to-wear con il disegno industriale, e crea capi originali, versatili e dotati di forte personalità.
“Voglio sentirmi libera di ricercare e sperimentare – racconta-, mi piace combinare un disegno dal forte impatto estetico con la filiera totalmente italiana e produzione sostenibile, il punto di forza per creare dei pezzi che possano durare nel tempo”. Il significato dell’abito nel corso dei secoli è mutato nel tempo: nasce per proteggere e coprire il corpo, fino voler esprimere oggi attraverso di esso l’essenza, i valori, la identità della persona. L’abito è diventato forma di espressione del sé, di comunicazione non verbale; è utilizzato per dichiarare la propria individualità, i propri codici. In questa parabola Francesca Marchisio può essere definita la pioniera italiana della reversibilità; la sua moda è intesa come metamorfosi, consente di vestirsi e travestirsi, di mutare ma restando fedeli alla propria identità.
Il brand lavora solo con fabbriche italiane affidabili e certificate che garantiscano una filiera ecologica del prodotto usando le fibre nobili e naturali del lino, del cotone organico, della seta, e nylon e poliestere esclusivamente riciclati.