FENDI BAGUETTE: 25 anni da vera star
Quando si parla di Fendi Baguette si parla di una vera Piccola Rivoluzione. Piccola: un rettangolo 27×15. Rivoluzionaria: un abbaglio in epoca minimalista.
Una definizione scaltra ed oggettiva che ci porta davanti ad una “scatola” rettangolare chiamata Baguette. Un contenitore che combina gli elementi di una figura semplice ed esistente in qualcosa di nuovo, originale e “funzionante”. Una vivacità ed una sicurezza di ordine pratico e concettuale che ha letteralmente trasformato una borsa in una icona del mondo fashion.
Siamo nel 1997 in piena filosofia minimal, quella della moda basic. In quegli anni il fashion system aveva ceduto alla sobrietà, alle linee pulite, austere. Una trend quasi concettuale, severo, senza orpelli, strutturalmente impeccabile; la quintessenza del minimal chic.
Proprio in quel contesto un pò frugale e morigerato che accontentava in tutto e per tutto il concetto del less is more incorporando all’eleganza formale la precisione del taglio e alla semplicità di stile la fluidità monocromatica, fece la sua comparsa una esile dissidente. La Baguette.
Quando Silvia Venturini Fendi (allora direttore creativo degli accessori a fianco di Karl Lagerfeld) la disegnò, spiazzò letteralmente tutti.
La vocazione alla pulizia di linee era ormai compassata e si stava spegnendo. L’intuito di capire che avere sotto braccio un accessorio comodo, pratico e assolutamente esuberante e vivace era la nuova frontiera del fashion style, fu l’idea vincente.
E così, alla fine degli anni ’90 la bella e ribelle Baguette si fece spazio tra la moda moderata e minimal. Pur non disdegnando l’essenziale e il basico nella sua forma geometrica ben strutturata con dimensioni assai contenute; ne contestava l’essenza. Andando controcorrente e preferendo essere un pò sopra le righe, quasi capricciosa, si rivelò con un mood non banale, pressochè da iconoclasta, al limite tra moda luxory e street style. La Baguette fu una miscela esplosiva che ridefinì i canoni del lusso degli accessori di nuova generazione.
Ad incoronarla a fenomeno di culto la fashion victim per antonomasia della generazione X, Carrie Bradshaw (alias Sarah Jessica Parker) che nella serie televisiva Sex and the City, pietra miliare del piccolo schermo alle soglie del nuovo millennio, la elevò a totem irrinunciabile per le serate tra amiche. Come dimenticare la sua Baguette in paillettes viola!
Da quel momento la Fendi Baguette è diventata uno degli accessori moda più amati e celebrati al mondo. Una it-bag in tutto e per tutto, diversa dalle altre, senza tempo, capace di attraversare generazioni. Una borsa ai tempi anacronistica oggi è diventata un must have irrinunciabile.
” Distinguersi nelle scelte è meglio che omologarsi nel mare di un consumismo sprezzante”. Carla Fendi
Cosa ha di così tanto speciale questa Baguette? E’ eclettica, poliedrica, versatile. Cattura gli sguardi.
Comoda e capiente al punto giusto, oltre che dotata di tracolla regolabile, anche se la regola la vuole portata il più corta possibile, proprio come la baguette, la pagnotta francese dalla quale prende il nome e che si porta sotto il braccio.
Adesso come allora la Baguette riflette quella ventata di libertà e di indipendenza irrequieta della moda moderna. Disinvolta, libera, anticonformista. Impudente nella sua essenzialità. La sua forma semplice si adatta a qualsiasi declinazione creativa. E Fendi in questi 25 anni non ne ha risparmiata alcuna.
Le ha fatto indossare paillettes, perle, cristalli, frange, decori barocchi, persino borchie, specchi e piume. L’ha realizzata in mille e un materiale. Dalla nappa pregiata, alla pelliccia, al coccodrillo, al camoscio, al denim, al velluto, al cavallino fino al jaquard e alle maglie metalliche; utilizzando pattern creativi, folkloristici, arrivando sino al monogram F in rilevo a 3D. I colori? Per ogni esigenza personale e di stile. Accesi e psichedelici per le nuove generazioni, tenui e vaporosi per un glamour discreto, scuri e foschi per un classico tradizionale, laccati e luccicanti per una quotidianità grintosa e non convenzionale.
Ultimamente si è giocato anche con le dimensioni: classica, micro, nano. Nel 2020 ha fatto la sua comparsa persino la Pico Baguette, “appesa” al collo, come un pendente. Una idea bijou che ha conquistato le Millennials.
Tutte declinazioni che abbracciano lo zeitgeist, lo spirito del tempo. Adesso è stilosa quanto anticonformista e spregiudicata al suo esordio. La Baguette si trasforma all’infinito pur restando sempre fedele a se stessa. Sopravvive al concetto di collezione, segue le tendenze ma rimane immutata nel carattere; unica e riconoscibile alla prima occhiata. Oggi invade i social, irrompe negli store on line del vintage di lusso (quasi sempre sold out).
Lei che ha avuto il coraggio di “non piacere” è oggi un’icona, un dogma assoluto delle fashion addict.
LA SFILATA: NEW YORK 9 SETTEMBRE 2022
Fendi ha voluto festeggiare il quarto di secolo della Baguette a New York il 9 settembre. La sfilata Fendi Resort 2023 griffata Kim Jones, Silvia Venturini Fendi, Delfina Delletrez e Marc Jacobs sotto una cupola di nuvole ha messo in evidenza la sua borsa top class.
Per la it bag più iconica dell’ultimo ventennio è tornata in passerella dopo varie e note vicissitudini, Linda Evangelista; emozionata, commossa e regale in un mantello turchino da fiaba.
Tra musica tecno e scenografia leggermente fumosa ma priva di artifici, un enorme specchio ha accompagnato scaltro e fugace tutto lo show. Il grigio perla ha dominato la scena. Pur lasciandosi accompagnare da dirompenti violetti e verdi acidi, da brillanti turchesi come da soavi taupe e rosa cipria; la sua innata sensazione di avvolgente morbidezza ci ha conquistato. I codici ladylike di Fendi hanno sperimentato un alto livello di couture contemporanea come il tulle che si sovrappone a luccicanti paillettes ed elementi grunge e sportswear mischiati a leggere sovrastrutture in satin e raso. Le linee sono fluide anche sulle pellicce ed i cappottoni-accappatoio dall’aspetto velour. I maxi cappelli pelosissimi e le stole impellicciate a strascico che si accendono nelle nuance del bianco ghiaccio e giallo ottico sono stati quell’elemento upper class ironico ed eccedente, ma non irriverente, che ha ben evidenziato il lato più salace della Maison con la doppia F.
La regina della serata? Lei. La Baguette. Interpretata in ogni possibile variante: classica, mini, microscopica, a tracollina, come cintura, come marsupio, come polsino, come tascone centrale nelle felpe tecniche, come dettaglio di cappellini baseball e beanie, addirittura come accessorio di calze e calzettoni. Senza limiti, infinita!
I LOOK DELLA SFILATA
FENDI BAGUETTE TRA SOCIAL E CELEBRITIES
Ci sono borse e borse, noi donne lo sappiamo benissimo, siamo molto esigenti in fatto di “sottobraccio”. Selezioniamo già al primo sguardo. L’originalità della italianissima Baguette “fendiana” è senza tempo. Ce lo confermano le celebrities più seguite: Rihanna, Gigi Hadid, Sharon Stone, Jennifer Lopez, Sarah Jessica Parker, Amanda Seyfried, e l’influenser delle influenser, Chiara Ferragni. Il costo? Not cheap. La Fendi Baguette è tra le più amate e le più costose borse sul mercato.
Per le appassionate consigliamo Il profilo Instagram @fendi_baguette. Dal vintage al contemporaneo fino alle versioni inedite e limited edition possiamo appagare lo sguardo con una miriade di scatti.
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