Ferragamo A/I ’08 artigianalità e lusso
Jan 20, 2008, 11:19 |
Una estetica molto sofisticata, un lusso fatto di dettagli quasi invisibili, un dosaggio perfetto di volumi e proporzioni, un equilibrio perfetto di elementi contrastanti. Così convivono il lucido e l’opaco, i materiali nobili con i tessuti tecnici, le forme slim con le over ecc Il piombo, il peltro, il cobalto -i colori delle fonderie dismesse a Nord della città- accanto ai grigi e blu dai riflessi metallici.
In sintesi i concetti portanti della collezione.
Ci sono nomi che al solo pronunciarli evocano una storia, uno stile; richiamano precise sensazioni, rassicurano nelle scelte.
Nel panorama della moda italiana non sono pochi. Alcuni sono così strettamente legati al Mady in Italy che subito parlano di indiscussa eccellenza, artigianalità autentica, design altamente contemporaneo, insomma eleganza a tutto tondo. Tutti qualificativi che incarnano il profilo di ciò che rappresenta il Mady in Italy sullo scenario internazionale della moda. Tale è il nome Ferragamo.
Non meraviglia quindi che la collezione uomo autunno inverno 2008 si caratterizzi per una estetica molto sofisticata, un lusso fatto di dettagli quasi invisibili, un dosaggio perfetto di volumi e proporzioni, un equilibrio perfetto di elementi contrastanti.
Così convivono il lucido e l’opaco, i materiali nobili con i tessuti tecnici, le forme slim con le over ecc. E questo vale per la collezione abiti, ma anche per gli accessori.
Fermiamoci alla collezione uomo intorno alla quale è stata creata una atmosfera nordica da Berlino prima della caduta del muro. E ciò inquadra bene la scelta dei colori.
Il piombo, il peltro, il cobalto – i colori delle fonderie dismesse a Nord della città- accanto ai grigi e blu dai riflessi metallici.
Finisce lì la reminiscenza berlinese, per trasformarsi nel fascino della Mitteleuropea, segnata dal gusto delle dinastie regali. La collezione è segnata da uno stile vagamente militare specialmente nei capispalla importanti, ammorbiditi nei pesi, alleggeriti nelle costruzioni. Sono portati con cinture dalle fibbie importanti di rame brunito; e con stivali alti che arrivano al ginocchio con gambali di maglia che diventano ghette di nuova concezione. Colbacchi
Al di là delle ispirazioni guardiamo le note distintive di questa bella collezione.
Le giacche hanno costruzioni complesse con revers doppi, cuciti a mano; spesso sono a un bottone e disegnano la silhouette; i capi spalla presentano forme fluide e arrotondate, i risvolti del collo sono importanti.
Protagonista è il doppio; il dritto che diventa rovescio e viceversa; il dentro fuori e viceversa . Flanelle double di pelle e alligatore, accoppiate con sofisticate tecniche di tessitura. I blouson hanno splendidi interni reversibili. Preziosi parka sfoderati in visone grigio naturale.
E poi pezzi di maglieria tinti in capo. Punti maglia che creano collimontanti da portare sopra la giacca , tagli in sbieco, e danno nuove vestibilità di “maglie poncho”. Ed ancora blazer corti profilati di perline applicate a mano; camicie da frac con davantini plissettati applicati a mano; fusciacche in morbida nappa da indossare come panciotti o fasce da smoking
Ed infine nuovi tuxedo portati con camicia nera e senza cravatta, con un cappotto che quasi una redingotte di altri tempi.
E negli accessori tutta l’artigianalità e l’estetica che contraddistingue il marchio.